Il San Giovannino di Úbeda restituito-El San Juanito de Úbeda restituido. Ediz. bilingue - 9788879706582

Il San Giovannino di Úbeda restituito-El San Juanito de Úbeda restituido. Ediz. bilingue: A distanza di quasi ottanta anni dalla distruzione, l'Opificio delle Pietre Dure di Firenze ha restaurato il San Giovannino proveniente dalla Capilla del Salvador de Úbeda (Spagna), attribuito da Manuel Gómez Moreno nel 1930 a Michelangelo, e profondamente danneggiato durante la Guerra Civile spagnola. Più di recente l'attribuzione è stata ripresa e sostenuta da Francesco Caglioti sulla base di nuovi elementi. I pochi frammenti conservatisi del San Juanito, già di proprietà di Francisco de los Cobos, segretario dell'imperatore Carlo V, nonostante l'attribuzione al maestro fiorentino e l'altissima qualità artistica sono stati lontani dal dibattito critico poiché illeggibili. La ricomposizione dei pochi frammenti rimasti della scultura ha rappresentato un momento unico di riflessione critica, ma anche un'importante sfida per il conservatore. È stata la volontà di recuperare la scultura da parte della Fondazione della Casa Ducale di Medinaceli a rendere possibile la collaborazione con il Settore dei Materiali Lapidei dell'Opificio delle Pietre Dure di Firenze, che si è prodigato nella ricerca delle metodologie da applicare in questo caso di studio e nel reperimento delle risorse necessarie. L'utilizzo delle tecnologie digitali di scansione tridimensionale ha permesso il montaggio dei frammenti grazie ad un modello virtuale che ha consentito di determinarne l'esatta posizione, a partire dalle fotografie storiche.
After almost eighty years from destruction, the Opificio delle Pietre Dure in Florence restored the St. John from Capilla del Salvador de Ubeda (Spain), attributed by Manuel G??mez Moreno in 1930 to Michelangelo, and deeply damaged during the Spanish civil war. More recently the attribution was taken up and supported by Francesco Caglioti based on new elements. The few surviving fragments of San Juanito, formerly owned by Francisco de los Cobos, Secretary of the Emperor Charles V, despite attribution to Florentine master and the highest artistic quality were far from critical debate as unreadable. The recomposition of the few remaining fragments of sculpture represented a unique moment of critical reflection, but also a major challenge for the conservative. Was the desire to recover the sculpture from the Foundation of the Ducal House of Medinaceli make possible collaboration with stone materials industry of the Opificio delle Pietre Dure in Florence, who went the extra mile in search of the methodologies to be applied in this case study and in obtaining the necessary resources. The use of digital technologies has enabled three-dimensional scanning the fragments mount with a virtual model that has made it possible to determine the exact location, from historic photographs.