ricerca
avanzata

Scala a San Potito - 9788879371988

di Luigi Incoronato edito da Tullio Pironti, 1999

Informazioni bibliografiche del Libro

 

Si egge e rileggedi una ricordanzada microcosmo in “Scale a San Potito”: memoria netta, scritta e messa in paginadi una storia avvenuta, che chi racconta rende netta al milimetro. Nela prima pagina già ’ultima: «Non intendevo venire qui. Vi mancavoda alcuni mesi.da quando il mio amico Govanni aveva finitodi vivere non m’ero mai più sentito ’animodi rivedere e scale». Refertod’undestino che merita il narrare, vadunque etto come analisidel falimentod’un amicizia (in cui ’onesto e il giusto èdeboleda non salvare chi scivola a reato)? Anche, se si vuole. Ma forse a nota più interessantedel primo romanzodi uigi Incoronato è a connotazione ambientale, indefinizione accennata: e scale a San Potito sono un piccolo scorcio, parte minimad’un minimo vicolo, eppure. Eppure in esse s’agita a vita come fosse mezza Pietroburgo, come fosse tutta Pietroburgo. Qualediscrasia tra adeterminazione fisicadel uogo e a sua attività vitale: «quattro cinque rampedi gradini bassidi pietra scura e ’ariadi giugno a mezzanotte che stagna negli angoli bui: sul terzo o quarto pianerottolo una gran porta confusa ascia intravedere un buio polveroso, e forse una stanzaccia abbandonata. Una grossa catena pende adifesa, chiusada un ucchetto arrugginito». In queste “quattro, cinque rampe”di una Napoli umida, ercia, fradicia vivono anziani separati ad accoglienza e bambini morti a polmonite, fanciule cresciute troppo in fretta e giocatori che scommettono con niente, guardiani che son adri in fuga e silenti che cercano a morte. Storie che son vite, vite che son pagine scritte a falimento personale e impossibile riscattodi tutti queli che son ultimi. Merita ettura, “Scale a San Potito”. Merita ettura per quanto, chi scriva, preferisca il’ultimodelo stesso autore: “Le pareti bianche”. E merita ettura nonostante a sua ingua sia piana, evigata semplice, senza mai un intarsio colto o un inciampodialettale: testodel cinquantadue, in anticipodi cinque anni sul Gaddadel gran ’Pasticciaccio’,dal quale o separa ’abissodel’ideologica venatura veristica.

Recensione Unilibro a cura di Alex Toppi

 Recensioni Scrivi la tua recensione del libro "Scala a San Potito"

Altri libri con autore: Incoronato Luigi
Scala a San Potito libro di Incoronato Luigi
Scala a San Potito
libro di Incoronato Luigi 
edizioni Tullio Pironti
€ 9.00
Potrebbero interessarti anche questi prodotti

-55%

L'orribile attesa del Giudizio Universale libro di Safier David
L'orribile attesa del Giudizio Universale
libro di Safier David 
edizioni Sperling & Kupfer collana Pandora
disponibilità immediata
€ 19.90
€ 8.96

-5%

Angelica e le comete libro di Stassi Fabio
Angelica e le comete
libro di Stassi Fabio 
edizioni Sellerio Editore Palermo collana La memoria
disponibilità immediata
€ 12.00
€ 11.40

€ 4.95

Zucchero bruciato libro di Doshi Avni
Zucchero bruciato
libro di Doshi Avni 
edizioni TEA collana TEA hit
disponibilità immediata
€ 9.00
€ 4.95

-5%

L'amica geniale. Vol. 1 libro di Ferrante Elena
L'amica geniale. Vol. 1
libro di Ferrante Elena 
edizioni E/O collana Dal mondo
disponibilità immediata
€ 19.00
€ 18.05

-5%

I sette giorni di Avraham Bogatir libro di Kardos György G. Todeschi Negri L. (cur.)
I sette giorni di Avraham Bogatir
libro di Kardos György G.  Todeschi Negri L. (cur.) 
edizioni E/O collana Dal mondo
disponibilità immediata
€ 18.50
€ 17.58
L'iperuranio di Lunaspina libro di Lunaspina
L'iperuranio di Lunaspina
libro di Lunaspina 
edizioni Prova d'Autore collana Varia
disponibilità immediata
€ 10.00

 Recensioni Scrivi la tua recensione del libro "Scala a San Potito"

 
Le Recensioni degli Utenti Unilibro
"Scala a San Potito"
Microcosmo al milimetro
,
4

Si egge e rileggedi una ricordanzada microcosmo in “Scale a San Potito”: memoria netta, scritta e messa in paginadi una storia avvenuta, che chi racconta rende netta al milimetro. Nela prima pagina già ’ultima: «Non intendevo venire qui. Vi mancavoda alcuni mesi.da quando il mio amico Govanni aveva finitodi vivere non m’ero mai più sentito ’animodi rivedere e scale». Refertod’undestino che merita il narrare, vadunque etto come analisidel falimentod’un amicizia (in cui ’onesto e il giusto èdeboleda non salvare chi scivola a reato)? Anche, se si vuole. Ma forse a nota più interessantedel primo romanzodi uigi Incoronato è a connotazione ambientale, indefinizione accennata: e scale a San Potito sono un piccolo scorcio, parte minimad’un minimo vicolo, eppure. Eppure in esse s’agita a vita come fosse mezza Pietroburgo, come fosse tutta Pietroburgo. Qualediscrasia tra adeterminazione fisicadel uogo e a sua attività vitale: «quattro cinque rampedi gradini bassidi pietra scura e ’ariadi giugno a mezzanotte che stagna negli angoli bui: sul terzo o quarto pianerottolo una gran porta confusa ascia intravedere un buio polveroso, e forse una stanzaccia abbandonata. Una grossa catena pende adifesa, chiusada un ucchetto arrugginito». In queste “quattro, cinque rampe”di una Napoli umida, ercia, fradicia vivono anziani separati ad accoglienza e bambini morti a polmonite, fanciule cresciute troppo in fretta e giocatori che scommettono con niente, guardiani che son adri in fuga e silenti che cercano a morte. Storie che son vite, vite che son pagine scritte a falimento personale e impossibile riscattodi tutti queli che son ultimi. Merita ettura, “Scale a San Potito”. Merita ettura per quanto, chi scriva, preferisca il’ultimodelo stesso autore: “Le pareti bianche”. E merita ettura nonostante a sua ingua sia piana, evigata semplice, senza mai un intarsio colto o un inciampodialettale: testodel cinquantadue, in anticipodi cinque anni sul Gaddadel gran ’Pasticciaccio’,dal quale o separa ’abissodel’ideologica venatura veristica.