Tecnecrate. Dialogo - 9788832825831

Tecnecrate. Dialogo: In una piazza di Siracusa, all'inizio del IV secolo a.C., due personaggi dialogano: Tecnecrate (in greco "potere dell'arte"), vecchio cieco mendicante, e Theoutimene (in greco "ciò che rimane di Dio"), nipote del tiranno Dionigi. Nel dialogo è narrata la vita di Tecnecrate che, da fenicio di Mozia, cambia la sua matrice etnica diventando greco. La vita di Tecnecrate è particolarmente tragica perché si ribella, prima, alla tradizione etnica fenicia, comunicando ai greci il segreto della fusione dell'acciaio, poi alla tradizione etnica greca, scolpendo la statua dell'Efebo di Mozia per i fenici. Gli dei fenici, prima, e gli dei greci, poi, si vendicheranno di lui, fino a costringerlo ad auto-accecarsi e a vivere da mendicante a Siracusa. La sua storia, però, serve a Theoutimene per conoscere l'orrore e accompagnare la liberazione dell'essere umano dalle tradizioni che lo costringono.
In a square of Syracuse, at the beginning of the fourth century B.C., two characters dialogue: Tecnecrate (in Greek "power of the Art"), Old Blind Beggar, and Theoutimene (in Greek "What Remains of God"), nephew of the tyrant Dionysius. In the dialogue is narrated the life of Tecnecrate that, from Phoenician of Mozia, changes its ethnic matrix becoming Greek. The life of tecnecrate is particularly tragic because it rebels, first, with the ethnic Phoenician tradition, communicating to the Greeks the secret of the fusion of the steel, then to the Greek ethnic tradition, sculpting the statue of the Ephebe of Mozia for the Phoenicians. The Phoenicians, first, and the Greek gods, then, will avenge him, to force him to self-blind himself and to live as a beggar in Syracuse. His story, however, serves theoutimene to know the horror and accompany the liberation of the human being from the traditions that force him.