Abusi in convento - 9788892227941

Abusi in convento: Le storie raccolte in questo libro sono tante e tutte drammaticamente vere. È il racconto di giovani donne che, spinte dalla vocazione, abbandonano i loro paesi - spesso poveri o poverissimi - e giungono in Europa desiderose di studiare e di dedicarsi agli altri ma che si scontrano con madri superiori che requisiscono loro i documenti e le obbligano ai servizi più umili, senza svago e senza riposo e la sera giungono stremate, troppo stanche persino per pregare. È il racconto di padri spirituali che, approfittando della fragilità psicologica delle giovani religiose, perpetrano loro violenza fisica e psicologica. Ingrao narra le vicende in prima persona, passando da un'iniziale scetticismo alla consapevolezza di avere a che fare con una triste realtà, coperta da una pesante coltre di silenzio. Questo libro però è anche un invito alla speranza con il racconto del coraggio di chi ha deciso (suore, poliziotte, assistenti sociali) di mettersi accanto a queste donne ferite per aiutarle a intraprendere un nuovo cammino e denunciare i loro carnefici.
The stories collected in this book are many and all dramatically true. It is the story of young women who, driven by their vocation, leave their countries - often poor or very poor - and come to Europe eager to study and devote themselves to others but who clash with superior mothers who requisition their documents and oblige them to the most humble services, without leisure and without rest and in the evening they arrive exhausted, too tired even to pray. It is the story of spiritual fathers who, taking advantage of the psychological fragility of young religious, perpetrate physical and psychological violence on them. Ingrao narrates the events in the first person, passing from an initial skepticism to the awareness of having to deal with a sad reality, covered by a heavy blanket of silence. This book, however, is also an invitation to hope with the story of the courage of those who decided (nuns, policewomen, social workers) to stand next to these wounded women to help them embark on a new path and denounce their executioners.