Il serpentino - 9788863962949

Il serpentino: Il serpentino è una raccolta di liriche bilingue all'origine: l'autore propone al lettore l'immediata traduzione per una doppia fruizione, come se fosse l'esecuzione stereo di una stessa melodia. La forza vitale delle immagini e la guizzante energia delle figure retoriche sono infatti le medesime nei testi a fronte, ognuno affiancato alla propria traduzione, ma ciò che la doppia lingua permette di afferrare è proprio la differente musicalità dei due diversi sistemi linguistici, il reciproco punto d'attacco sulla parola laddove essa abbandona la sua scorza ordinaria per diventare poesia. Queste liriche sono l'inno alla gioia di vivere, alla curiosità che si prova di fronte all'esistenza e alle sue rappresentazioni, prima fra tutte la cultura e i suoi più alti esponenti. Ed ecco che a Drumcliff, di fronte alla semplicità di una tomba spersa tra le tante croci celtiche, non si può non provare ammirazione per il nome che porta: Yeats. È lo stesso sentimento che ci assale in biblioteca, tra gli scaffali gremiti di "provviste per la vita". Non manca la percezione del fuggire inesorabile del tempo e della certezza della morte, né la coscienza delle storture della storia passata e contemporanea. La poesia di Valerio Innocenti è l'invito a guardare a un'era novella, nonostante ciò che siamo e siamo stati, è "percepire il caffè quotidiano/ come ambrosia in coppa dorata".
Serpentine is a collection of poems the author proposes to the reader the bilingual source: immediate translation for a double, as if he were running a stereo melody. The vital force and energy are the same rhetorical figures darting in parallel texts, each flanked to its translation, but what the two languages also engages different is the musicality of the two different language systems, mutual attachment point on the word where it abandons his ordinary zest to become poetry. These lyrics are Ode to Joie de vivre, the curiosity that comes in front of the existence and its representations, first of all the culture and its highest exponents. And here at Drumcliff, opposite the simplicity of a grave lost among the many Celtic crosses, one cannot but feel admiration for its name: Yeats. And the same sentiment that assails us in the library, through the shelves full of "food for life". Don't miss the perceived escape unrelenting time and certainty of death nor the conscience of distortions of past history and contemporary. The poetry of Valerio Innocents is an invitation to look at an era novella, in spite of what we are and we were, "perceive the daily coffee/like ambrosia in Golden Cup".