Inventario. Tutto è progetto-Everything is a project (2019). Vol. 14 - 9788875707491

Inventario. Tutto è progetto-Everything is a project (2019). Vol. 14: In questo numero di Inventario, le molteplici possibilità di significato che può assumere lo spazio, tra vuoto e delimitazioni, sono esplorate da Beppe Finessi in "Rimbalzi", mentre in "Altri Sguardi" Roberta Valtorta racconta Robert Frank e la sua fotografia, in cui tutto è frammento e movimento. In "Temporalia", Chiara Fauda Pichet si sofferma sul superamento delle fessurazioni e sulle modalità con cui diversi progettisti hanno interpretato questo spunto, dal forte valore simbolico. La riflessione sul tema delle fratture - messe in evidenza o ricomposte, ma comunque trasformate - prosegue in "Specie di Spazi", dove Matteo Pirola e Gianni Faraci ci raccontano il "Grande Cretto" di Gibellina di Alberto Burri, dalla progettazione alla realizzazione. Per "Assoluti", Andrea Anastasio sceglie Mona Hatoum e la sua "Map", atlante del mondo fatto di biglie di vetro che ispira una riflessione su libertà e potere, mentre Paolo Bocchi propone "Tutto Cambia", tappeto di Bruno Munari con combinazioni di forme colorate e fili lasciati liberi di muoversi, a creare infinite variazioni nel disegno del tappeto. Lorenzo Damiani è intervistato da Marco Romanelli in "Nuovi Maestri", mentre le chitarre sono al centro delle "Brevi Note" di Giulio Iacchetti, che esplora con testi e disegni dodici variazioni iconiche dello strumento musicale. Corrado Levi presenta attraverso i suoi "Perché" la libreria "Veliero" di Franco Albini, realizzata nel 1940, mentre Maria Elisa Cecchi dedica "Normali Meraviglie" ad Amalia Pica e alle sue sculture della serie "Catachresis": assemblaggi nello spirito ironico
In this number of inventory, the multiple possibilities of meaning that can take space, between emptiness and delimitations, are explored by Beppe Finessi in "rebounds", while in "other glances" Roberta Valtorta tells Robert Frank and his photograph, in which Everything is fragment and movement. In "Temporalia", Chiara Fauda Pichet focuses on overcoming the cracks and the ways in which several designers have interpreted this cue, with a strong symbolic value. The reflection on the theme of fractures-highlighted or recombined, but still transformed-continues in "species of spaces", where Matteo Pirola and Gianni Faraci tell us about the "great Cretto" by Alberto Burri Gibellina, from the design to the realization. For "Absolutes", Andrea Anastasio chooses Mona Hatoum and his "Map", World Atlas made of glass marbles that inspires a reflection on freedom and power, while Paolo Bocchi proposes "Everything Changes", Bruno Munari's rug with combinations of coloured shapes and wires Let yourself be free to move, to create endless variations in the design of the rug. Lorenzo Damiani is interviewed by Marco Romanelli in "New masters", while the guitars are at the center of the "short notes" of Giulio Iacchetti, which explores with texts and drawings twelve iconic variations of the musical instrument. Corrado Levi presents through his "Why" the Bookcase "Veliero" by Franco Albini, made in 1940, while Maria Elisa Cecchi dedicates "normal wonders" to Amalia Pica and his sculptures of the series "Catachresis": assemblages in the ironic spirit