Come i bambini diventano consumatori - 9788842094708

Come i bambini diventano consumatori: I bambini fra i 5 e i 13 anni vedono la televisione in media 110 minuti al giorno e i programmi per loro hanno pubblicità ad hoc. Se spengono la tv passano ai videogiochi, che non solo mettono in scena mondi virtuali popolati da marche e prodotti reali ma offrono ai giocatori la possibilità di imbattersi nelle più svariate attività di consumo, dallo shopping in negozi monomarca alla scelta di un guardaroba per il proprio alter ego virtuale. Poi, sempre quei bambini si addormentano con i pupazzetti di Tony la Tigre e tutti gli altri personaggi legati ai cereali Kellogg's. È questa l'infanzia dei nostri giorni, immersa nella logica del consumo - un imperativo universale che non ammette differenze di status, genere o età. Molte teorie e studi sull'argomento ritengono la condizione di consumatori come un dato di fatto, acquisita una volta per tutte sin dalla nascita. Non è così. Simona Ironico dimostra come gli individui non nascano consumatori ma lo diventino e illustra l'iter per creare dei piccoli dipendenti. Il lavoro offre una chiave di lettura per orientarsi nel peculiare mondo dei consumi infantili, rivolgendosi a tutti coloro che intendono approfondire le complesse dinamiche che intercorrono fra bambini, mercato e società: dagli studenti universitari in discipline economiche e umanistiche agli operatori di settore, dagli studiosi di infanzia e consumi ai genitori.
Children between 5 and 13 years they see television on average 110 minutes a day and plans for them have ad hoc publicity. If you turn off the tv go to video games, which not only stage virtual worlds populated by brands and actual products but offer players a chance to come in a wide variety of consumer activity, from shopping in stores to choosing a wardrobe for your virtual alter ego. Then, getting those kids fall asleep with the puppets of Tony the Tiger and all the other characters related to Kellogg's cereals. And this childhood today, immersed in the logic of consumes-a universal imperative-that does not admit differences of status, gender or age. Many theories and studies on the subject consider the condition of consumers as a matter of fact, acquired once and for all since birth. It's not like that. Simona Ironic demonstrates how individuals are not consumers but they become and illustrates the procedure to create small employees. The work offers a key to navigate the peculiar world of consumption, turning to all those who want to delve into the complex dynamics between kids, market and society: by college students in economics and Humanities sector operators, by scholars of childhood and consumption to parents.