Il posto improprio. Turismo e comunicazione tra paesaggi e passaggi identitari. Con 16 riflessioni di Giovanni Scipioni e 9 disegni di Carlo Vita - 9788856837223

Il posto improprio. Turismo e comunicazione tra paesaggi e passaggi identitari. Con 16 riflessioni di Giovanni Scipioni e 9 disegni di Carlo Vita: Prendendo spunto dialettico dalle riflessioni di Marco Aurelio sulla vita come ricerca del "posto proprio" che "natura" e "sorte" ci destinano, questo libro si propone di studiare il fenomeno del turismo nelle sue diverse dimensioni fenomenologiche, con specifico riferimento alle problematiche della comunicazione. Il libro, corredato dalle riflessioni di Giovanni Scipioni e dai disegni di Carlo Vita, si propone di disegnare la parabola turistica come un peculiare "rito di passaggio", in cui il turista prima si separa dalla situazione di partenza, poi impara ad "abitare la distanza" e infine può tornare a casa con nuovi profili relazionali. In primo luogo, il turismo viene considerato nella sua genesi storica, nelle sue motivazioni culturali, nella sua attuale rilevanza socioeconomica, come fulcro di un sistema nel quale convergono la vacanza, il viaggio, l'avventura. In secondo luogo, le complesse dinamiche delle mete del turismo vengono affrontate nei nodi antropologici della "invenzione" e della "connotazione", dalla marca storica alla marca territoriale, mettendone a fuoco le connessioni con i mass media. In terzo luogo, le pratiche comunicative e promozionali del turismo vengono analizzate nel rapporto tra istanze informative e istanze formative. Il turismo viene così prospettato come un volano fondamentale di quella creativa ricerca di sé che scaturisce dalla "crisi" della rivoluzione moderna.
Taking a cue from dialectical thoughts of Marcus Aurelius on life as a search for the "right" that "nature" and "fate" would provide money, this book aims to study the phenomenon of tourism in its different phenomenological dimensions, with specific reference to the problems of communication. The book, accompanied by reflections of John Dean and drawings by Carlo life, aims to draw the parabola as touristy as a peculiar "Rite of passage", in which the tourist first separated from the baseline situation, then learn to "live the distance" and finally can go home with new profiles. Firstly, tourism is considered in his historical genesis, cultural motivations, in its present socio-economic importance, as a centerpiece of a system in which converge the vacation, travel, adventure. Secondly, the complex dynamics of tourist destinations are addressed in anthropological nodes of the "invention" and "connotation", from the historical territorial brand brand, bringing into focus the connections with the media. Thirdly, the communication and promotion of tourism practices are analyzed in the relationship between information and educational instances instances. Tourism is thus presented as a key driver of that creative self-seeking that springs from the "crisis" of modern revolution.