Ciclismo patafisico - 9788888865935

Ciclismo patafisico: A fine Ottocento, l'invenzione della bicicletta rivoluzionò, ancor più del treno, i trasporti di massa e la società stessa. Primo vero mezzo meccanico di trasporto individuale, poté garantire una libertà di movimento e d'azione negata per secoli all'uomo comune, a quell'"uomo della strada" che fino ad allora di strada ne aveva fatta ben poca. La bicicletta rappresentò per protofuturisti come Jarry l'incarnazione dell'"uomo-macchina", uno "steam-cyborg" a pedali in cui gambe, telaio e manubrio si fondevano perfettamente in un prodigioso miracolo tecnico-atletico. Il giornalista Giffard, uno degli inventori del Tour de France, profetizzò giustamente il declino del cavallo e l'avvio di una nuova era. Ma la bicicletta fu anche l'inizio della liberazione della donna. Telaio e pedali le concessero il privilegio dei pantaloni, entusiasmando Stéphane Mallarmé e allarmando il pioniere della sessuologia ciclotrasportata Ludovic O'Followell sui pericoli presentati dall'eccitante sellino e dal suo continuo sfregamento. E rappresentò anche un modo per appropriarsi del paesaggio urbano e agreste, come ci raccontano sia Jarry sia Zola e Clemenceau, nelle loro nostalgiche narrazioni di idilliache pedalate sul pavè parigino o sulle polverose strade di una Francia non ancora assalita dall'asfalto.
In the late nineteenth century, the invention of the bicycle revolutionized, even more than the train, mass transport and the company itself. First true mechanical means of individual transport, could ensure freedom of movement and action denied for centuries to the common man, that "the man in the street" which until then had very little way. The bicycle was for protofuturisti as Jarry the embodiment of "man-machine", a "steam-cyborg", frame and handlebar legs pedal that blended perfectly into a prodigious technical miracle-atletico. The journalist Giffard, one of the inventors of the Tour de France, prophesied rightly the decline of the horse and the start of a new era. But the bicycle was also the beginning of women's Liberation. Frame and pedals the conceded the privilege of pants, thrilling St??phane Mallarm?? and alarming the pioneer of Sexology Ludovic ciclotrasportata o' Followell dangers presented by exciting saddle and his constant rubbing. It was also a way to appropriate the rural and urban landscape, as we tell both Jarry both Zola and Clemenceau, in their nostalgic narratives of idyllic rides on cobblestone Parisian or on dusty roads of France not yet assaulted by asphalt.