Filosofia. Vol. 2: Chiarificazione dell'esistenza - 9788842558972

Filosofia. Vol. 2: Chiarificazione dell'esistenza: La chiarificazione dell'esistenza è il secondo momento dell'itinerario jaspersiano che dall'Orientazione filosofica nel mondo conduce alla Metafisica delle cifre, che non prevede un «sapere assoluto» in grado di pronunciarsi sui problemi ultimi che trascendono il piano dell'esperienza, ma la cura di quell'«esigenza incondizionata» che spinge l'uomo oltre il piano del dato e di ciò che è scientificamente verificato per trovare il senso delle cose. Per compiere questo itinerario è necessario riscattare l'uomo dal biologismo animale (animal rationale) e recuperarlo all'e-sistenza. Se l'essere è aperto nella sua infinita purezza, ma celato nel non-essere di ogni apparire, l'e-sistenza, che è sempre situata in un determinato apparire, potrà desituarsi in direzione dell'essere solo ponendosi sulla strada del non-essere, e, nella negazione di ogni sapere concluso e di ogni orizzonte limitato. Su questo difficile sentiero del non Jaspers coglie il senso di quella operazione filosofica fondamentale in cui si custodisce l'essenza dell'e-sistenza in quanto de-situazione, oltrepassamento e quindi libertà intesa come liberazione dai vincoli della situazione e come risposta all'appello dell'essere. Con l'esecuzione dell'operazione filosofica fondamentale, l'uomo oltrepassa la sua situazione nel senso che, nella storicità della sua situazione, si desitua, ponendosi in relazione a quell'oltre che nella situazione si annuncia. Ma per questo è necessario che l'oggetto abbandoni l'opacità del dato e, nel darsi, evidenzi il rinvio, e che il soggetto, oltrepassandolo, pensi l'ulteriorità che si
The clarification of existence is the second moment of the Jaspersian itinerary that from the Philosophical Orientation in the world leads to the Metaphysics of figures, which does not foresee an "absolute knowledge" able to pronounce on the last problems that transcend the plan of experience, but the care of that "unconditional need" that pushes man beyond the plane of data and what is scientifically verified to find the meaning of things. To carry out this route it is necessary to redeem man from animal rationale and retrieve it at e-sistence. If the being is open in its infinite purity, but concealed in the non-being of every appearance, the e-sistence, which is always situated in a given appearance, can desitude in the direction of being only placing itself on the path of non-being, and, in the negation of every know that it has been concluded and of every limited horizon. On this difficult path of non-Jaspers he grasps the meaning of that fundamental philosophical operation in which the essence of e-sistence is preserved as de-situation, overpass and therefore freedom understood as liberation from the constraints of the situation and response to the call of being. With the execution of the fundamental philosophical operation, man goes beyond his situation in the sense that, in the historicity of his situation, he desists himself, placing himself in relation to that beyond that in the situation is announced. But for this reason it is necessary that the object abandons the opacity of the data and, in giving itself, highlights the postponement, and that the subject, passing it, thinks of the additionality that is