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Guerre umanitarie. La militarizzazione dei diritti umani - 9788866204923
di Carlo Jean Germano Dottori edito da Dalai Editore, 2012
- Prezzo di Copertina: € 17.50
- € 16.63
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Informazioni bibliografiche del Libro
- Titolo del Libro: Guerre umanitarie. La militarizzazione dei diritti umani
- Autori : Carlo Jean Germano Dottori
- Editore: Dalai Editore
- Collana: I saggi , Nr. 450
- Data di Pubblicazione: 2012
- Genere: SCIENZA POLITICA
- Argomenti : Soccorso internazionale Diritti dell'uomo
- Dimensioni mm: 210 x 0 x 22
- ISBN-10: 8866204927
- ISBN-13: 9788866204923
Guerre umanitarie. La militarizzazione dei diritti umani: Impiegare la forza della comunità internazionale per proteggere i più deboli:
è questa una delle tendenze emergenti sul palcoscenico della grande politica.
In realtà, tuttavia, l'umanitarismo serve interessi politici. Ricostruendo le
guerre in cui, negli ultimi vent'anni, il movente umanitario è stato
maggiormente utilizzato, gli autori dimostrano a quale logica ubbidisca questa
tipologia di guerra caratteristica della nostra epoca, evidenziandone gli
elementi più controversi. L'intervento militare internazionale trasforma
spesso i deboli in forti e le vittime in carnefici. Non è quindi uno strumento
perfetto per affermare il regno del diritto su scala universale. E invece un
mezzo duttile per perseguire altri obiettivi, sfruttato tanto da attori locali
quanto dalle grandi potenze. Di fronte alla sfida dell'umanitarismo bellico,
gli autori invocano l'adozione di un approccio "laico", che tenga conto, caso
per caso, tanto dei valori non negoziabili quanto degli interessi in gioco.
Employ force the international community to protect the weak: this is one of the emerging trends on the main stage politics.
In reality, however, the humanitarianism serves political interests. Rebuilding the wars in which, over the past two decades, the humanitarian motive has been most used, the authors demonstrate to what logic obey this type of war feature of our times, highlighting the most controversial elements. The international military intervention becomes often the weak in strong and victims into perpetrators. It is therefore a perfect tool to establish the reign of law on a universal scale. And a half ductile to pursue other goals, exploited much to local actors as much as by the great powers. Faced with the challenge of humanitarianism, the authors call for the adoption of a "secular" approach, which takes into account on a case by case basis, much of the non-negotiable values because of the interests involved.
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In quanto co-autoredel volume, che ho contribuito a redigere per ’80%, ma con a completa condivisionedi Carlo Jean, raccomando certamente a etturadi "Guerre umanitarie.La militarizzazionedeidiritti umani". Il ibrodemistifica il mito sorto intorno al’umanitarismo militare, evidenziandone il carattere strumentale ai finidela politica. Gli interventi umanitari trasformano in effetti e vittime in carnefici ed i carnefici in vittime. E o fanno sula basedegli interessi contingentidi chi i promuove. In prima battuta, gli Stati, che se ne servono per i propri obiettivi. Talvolta, peraltro, può anche accadere che i Governi finiscano per esser strumentalizzati a oro voltada attori ocali spregiudicati e specialmente versati nel’usodei media. ’ambizionedichiaratadegli autori - perchè gli autori sono piùdi uno - è queladi spiegare al pubblico ed aidecisori politici come rapportarsi al fenomeno e sedel caso anche comedifendersene, facendo particolare riferimento ale scelte operatedala Russia nel’attuale crisi siriana. Nel suo genere, per il rigore scientifico, "Guerre umanitarie" è molto probabilmentedestinato adivenire un puntodi riferimento neldibattito accademico sul’argomento.determineràdi certo anche critiche e controversie, normali in questi casi.dispiace soltanto che ’editore non abbia ritenuto, almeno finora,di pubblicizzare il volume per ciò che è: cioè non ’operadi un singolo, madi una scuoladi pensiero, quela sorta intorno ala cattedradi Studi Strategicidela uiss-Guido Carli.di qui, a mia personalissima sceltadi ridurre a tre e stele: il saggio ne merita 5. ’editore una. Germanodottori