La generosità della sirena - 9788806242039

La generosità della sirena: «È ovvio che mentre scrivo queste parole non sono morto. Ma forse lo sarò quando le leggerete». Cosí si conclude uno dei cinque racconti che compongono questa raccolta. E cosí è stato. Denis Johnson, uno degli scrittori piú amati e ammirati dei nostri tempi, celebrato da colleghi del calibro di Philip Roth e John Updike, Don DeLillo e Jonathan Franzen, David Foster Wallace e Zadie Smith, George Saunders e Louise Erdrich, è scomparso poco dopo aver completato questo suo ultimo libro, che a venticinque anni di distanza da "Jesus' Son" porta avanti con immutato vigore e slancio poetico, e con una scrittura ancor piú compiuta e potente, un periglioso viaggio ai margini piú estremi dell'esistenza umana. Johnson ha la rara capacità di immergersi nella concretezza di esistenze squassate dalla violenza e dalle dipendenze, dall'angoscia e dallo squallore, senza giudicare né cedere a sensazionalismi. Carceri e comunità di recupero, camere d'ospedale affollate di moribondi e ranch decrepiti sperduti in mezzo al nulla, automobili lanciate alla cieca in attesa di qualcosa contro cui schiantarsi... Questi sono gli scenari delle storie narrate da Johnson, e i personaggi che li abitano sono esseri dolenti incapaci di sfuggire alla sofferenza e tuttavia alla ricerca di un'improbabile, ma non impossibile, salvezza. Con la ferocia rigorosa, il nerissimo umorismo e la complicata fede di una Flannery O'Connor, i tormentati anti-eroi di Denis Johnson non cessano di sperare contro ogni speranza, perseguendo le loro ossessioni - che si tratti dei deliri misticheggianti prodotti da un farmaco contr
"It is obvious that as I write these words I am not dead. But maybe I will be when you read them." This concludes one of the five stories that make up this collection. And so it was. Denis Johnson, one of the most beloved and admired writers of our time, celebrated by the likes of Philip Roth and John Updike, Don DeLillo and Jonathan Franzen, David Foster Wallace and Zadie Smith, George Saunders and Louise Erdrich, disappeared shortly after completed his latest book, which twenty-five years after "Jesus' Son" carries on with unchanged vigor and poetic momentum, and with an even more accomplished and powerful writing, a perilous journey to the most extreme margins of human existence. Johnson has the rare ability to immerse himself in the concreteness of existences torn apart by violence and addictions, anguish and squalor, without judging or yielding to sensationalism. Prisons and recovery communities, hospital rooms crowded with dying and decrepit ranches lost in the middle of nowhere, cars launched blindly waiting for something to crash against... These are the scenarios of the stories told by Johnson, and the characters who inhabit them are painful beings unable to escape suffering and yet in search of an unlikely, but not impossible, salvation. With the strict ferocity, black humour and complicated faith of a Flannery O'Connor, Denis Johnson's tormented anti-heroes never cease to hope against all hope, pursuing their obsessions - whether it's the mystical delicacies produced by a drug contr