I giorni e gli anni (20 giugno 1968-20 agosto 1968) - 9788898038664

I giorni e gli anni (20 giugno 1968-20 agosto 1968): È l'inizio dell'estate 1968, e sotto il sole rovente di New York risplendono e trascolorano le giornate e le memorie di Gesine Cresspahl e dei mille personaggi che abitano questa grande saga. Solisti e comprimari riecheggiano ormai nell'orecchio del lettore come note familiari eppure tanto più capaci di sorprendere, e le vicende di Gesine e dei suoi cari - su tutti la figlia Marie, costante controcanto affettuoso e polemico dei pensieri della protagonista -, così come i grandi eventi della Storia collettiva, si dispongono a intonare gli accordi conclusivi di questa opera-mondo del Novecento europeo. La sinfonia di Uwe Johnson volge al termine e, in ampie e multiformi armonie, temi e motivi convergono verso un finale polifonico, mosso e commovente. Sullo spartito del grande autore tedesco un passato sempre meno remoto e sempre più personale fa da contrappunto al presente irrisolto di una nazione divisa e di un'America d'adozione. Il lascito de "I giorni e gli anni" è una porta spalancata su quel futuro che sarà il nostro: "La Storia è un progetto". In questo quarto e ultimo volume della saga, costato all'autore un decennio di tormentato lavoro, Gesine pianifica un delicato viaggio a Praga mentre rievoca i vivaci e travagliati anni della scuola e della DDR. Marie intanto cresce veloce e, per scoprire se stessa, interroga la Storia da cui proviene. Questi densissimi mesi finali ci trascinano, in un pulviscolo di avvenimenti, fino alla scioccante repressione della Primavera di Praga.
It is early summer 1968, and under the scorching sun of New York sparkle and multiply the days and the memories of Gesine Cresspahl and the thousand characters that inhabit this great saga. Soloists and secondary characters are echoed now in the ear of the reader as personal and yet much more capable of surprising, and the story of Gesine and his loved ones ??? on all the daughter Marie, constant counterpoint affectionate and argumentative thoughts of the main character, as well as the great events of collective history, you have to sing the concluding agreements of this opera-world of the twentieth century Europe. The Symphony of Uwe Johnson draws to a close and, in wide and varied harmonies, themes and motifs converge toward a final polyphonic, choppy and moving. On the score of the great German author a less remote past and increasingly personal acts as a counterpoint to this unresolved of a nation divided and an America of adoption. The legacy of "the days and the years" is a door wide-open to the future that will be our: "history is a project". In this fourth and final volume of the saga, cost the author a decade of tortured work, Gesine plan a delicate trip to Prague while evokes the lively and troubled years of school and DDR. Marie Meanwhile grows fast and, to discover itself, interrogates the history from which it came. These super-thick final months drag us into a crock of shocking events, until the Suppression of the Prague Spring.