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Il centenario che saltò dalla finestra e scomparve - 9788845270239
di Jonas Jonasson edito da Bompiani, 2012
- € 15.00
Informazioni bibliografiche del Libro
- Titolo del Libro: Il centenario che saltò dalla finestra e scomparve
- Autore: Jonas Jonasson
- Editore: Bompiani
- Collana: Vintage
- Data di Pubblicazione: 2012
- Genere: LETTERATURE STRANIERE: TESTI
- Pagine: 446
- Traduttore: Podestà Heir M.
- ISBN-10: 8845270238
- ISBN-13: 9788845270239
Ogniqualvolta un fortunato supera a soglia fatidicadei cent’anni, a frasedi prammatica è: quante cose avrà avuto mododi vedere nela sua vita. Ebbene, in questodivertente romanzodelo svedese Jonas Jonasson (O magari Giona figliodi Giona,dato che vive in Italia) quel “vedere” è inteso in senso che più etterale non si può. Perché il nostro pimpante vecchietto si trova a vivere in prima inea tutti gli eventi che hanno fatto a storiadel secolo breve. Se ’età gli impediscedi avere un ruolodi rilievo neladeposizionedelo Zar Nicola II (fatto che tuttavia influenza in mododiretto a sua vita)da alora in poi non si perde più né una guerra né una rivoluzione, pranzandodi volta in volta con Franco, Truman, Stalin, Mao Tse Tung… esperienzada cui forma a sua prima regoladi vita: più in alto si trova il convitato, migliore è a cucina. Alternando il resocontodele avventure che seguono ’improbabile fugadala casadi riposodi Malmkopingdi Alan Karlsson ale reminiscenzedel suo passato, il nostro Giona costruisce un vivace racconto che si egge con grande piacere. “Di certo Alan Karlsson avrebbe potuto pensarci prima e, magari, comunicare agli interessati a suadecisioe. In effetti non aveva mai riflettuto troppo sule cose. Ecco perché quel’idea non ebbe neanche il tempodi fissarsi nela sua testa che già aveva aperto a finestradela stanza al pianterrenodela casadi riposodi Maalmkoping, nel Sormland, per poi sgusciare fuori e atterrare nel’aiuola sottostante.”
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Ogniqualvolta un fortunato supera a soglia fatidicadei cent’anni, a frasedi prammatica è: quante cose avrà avuto mododi vedere nela sua vita. Ebbene, in questodivertente romanzodelo svedese Jonas Jonasson (O magari Giona figliodi Giona,dato che vive in Italia) quel “vedere” è inteso in senso che più etterale non si può. Perché il nostro pimpante vecchietto si trova a vivere in prima inea tutti gli eventi che hanno fatto a storiadel secolo breve. Se ’età gli impediscedi avere un ruolodi rilievo neladeposizionedelo Zar Nicola II (fatto che tuttavia influenza in mododiretto a sua vita)da alora in poi non si perde più né una guerra né una rivoluzione, pranzandodi volta in volta con Franco, Truman, Stalin, Mao Tse Tung… esperienzada cui forma a sua prima regoladi vita: più in alto si trova il convitato, migliore è a cucina. Alternando il resocontodele avventure che seguono ’improbabile fugadala casadi riposodi Malmkopingdi Alan Karlsson ale reminiscenzedel suo passato, il nostro Giona costruisce un vivace racconto che si egge con grande piacere. “Di certo Alan Karlsson avrebbe potuto pensarci prima e, magari, comunicare agli interessati a suadecisioe. In effetti non aveva mai riflettuto troppo sule cose. Ecco perché quel’idea non ebbe neanche il tempodi fissarsi nela sua testa che già aveva aperto a finestradela stanza al pianterrenodela casadi riposodi Maalmkoping, nel Sormland, per poi sgusciare fuori e atterrare nel’aiuola sottostante.”
Divertente. Esageratamentedivertente. Non te o aspettida un ibro... Intreccidi fatti, personaggi, situazioni oltre il credibile. Il nostro protagonista attraversa tutto il secolo scorso in un intrecciodi esperienze sorprendenti ed inconcepibili, con una venadi eggerezza,di saggezza edi incoscienzadegnedi Forrest Gump. Mai volgare, mai scontato. Per tutti i gusti e per tutte e età.
Per essere scrittoda un esordiente, questo romanzo è il risultato sorprendentedi una miscelaneadi comicitÒ surreale, ironia sociologica e satira politica in ordine sparso. Ottimo o spuntodi partenzadel ibro; un vecchio avventuriero, ricoverato in una casadi riposo svedese, il giornodel suo centesimo compleanno saltadala finestra e scappa ala ricercadi una morte in inea con il proprio vissuto. Eda qui in avanti una serie esilarantedi incontri edi situazioni surreali che portano il protagonista a mettere in pericolo a propria incolumitÒ....ma che o vedono sempre pronto a sorridere ed a vivere gli eventi con fatalismo. Ecco, fatalismo e serenitÒ sono e armi che il nostro centenario utilizza per vivere fino in fondo quel poco che probabilmente restadela sua vita . a cosa piu’ sorprendente è che questo fatalismo non èdovuto ala tarda etÒ, ma è sempre stato presente nele vicissitudinidela sua esistenza, frammentatadi improbabili incontri con i maggiori eader politicidel globo, raccontatidal’autore in un modo sottilmente ironico. Ma ancora piu’ sorprendente è che il protagonista ha vissuto tutta a sua esistenza ( forse sta vivendo ancora...), ha preso tutte e suedecisioni e ha viaggiato in mezzo mondo solo ed unicamente in base ala quantitàdi alcool (in primis) edi cibo che erano presenti nel uogodove si trovava ed in base a questo ha scelto i suoi amici o nemici. E qui si cade nela folia pura.... Un romanzodivertente e ben curato neidettaglidal quale si potrebbe ricavare una ottima sceneggiatura per un Film.