L'Irlanda alla sbarra e altri scritti in italiano - 9788896933824

L'Irlanda alla sbarra e altri scritti in italiano: I brani raccolti (articoli, saggi e temi) fanno parte di una serie di scritti italiani che James Joyce concepì tra il 1907 e il 1912, durante il suo soggiorno (ovvero esilio volontario) a Trieste. Il titolo, "L'Irlanda alla sbarra", è emblematico dell'intera opera. L'intento dello scrittore, infatti, era di far sì che l'Europa conoscesse qualcosa di più sulle tradizioni della sua patria, nonché i conflitti politici interni, le realtà e le problematiche di quell'unico popolo cattolico per il quale la fede vuol dire anche esercizio della fede". E sebbene Joyce stesse vivendo in quegli anni una quotidianità ben diversa dalla "paralisi" che attanagliava la società borghese di Dublino, non mancò mai di preoccuparsi delle vicissitudini dell'Irlanda e delle sue sorti. Diventa, quindi, il cronista storico che, nonostante la sua non attiva partecipazione agli eventi politici irlandesi, descrive la "lotta" con quel sottile sarcasmo che deriva dal proprio sentimento conflittuale di amore/odio verso la sua terra. La letteratura viene pertanto usata come sorta di risveglio dei suoi connazionali dal proprio "malessere". (Dall'introduzione di Silvana Panza)
The songs collected (articles, essays and themes) are part of a series of written Italian which James Joyce conceived between 1907 and 1912, during her stay (or exile) in Trieste. The title, "The Ireland on the stand," is emblematic of the entire work. The writer's intent was to ensure that Europe knew something more about the traditions of his homeland, as well as the internal political conflicts, the realities and the problems of that one Catholic people for whom faith means exercise of faith ". And although Joyce were living in those years a daily life very different from "paralysis" gripping bourgeois society of Dublin, never failed to worry the vicissitudes of Ireland and its fortunes. Thus becomes the historical chronicler that despite its active participation in events not Irish politicians, describes the "fight" with that subtle sarcasm that comes from feeling conflicted love/hate towards his land. The literature is therefore used as a sort of revival of his countrymen from their "malaise". (From the introduction by Silvana Panza)