Contro la comparazione. Lo «scarto» e il «tra» un altro accesso all'alterità - 9788857523194

Contro la comparazione. Lo «scarto» e il «tra» un altro accesso all'alterità: "Come aprirsi un cammino verso l'Altro? Propongo qui due concetti mediatori: quello di scarto e quello di fra. Diversamente dalla differenza, che resta debitrice dell'identità, lo scarto risulta fecondo poiché è esplorativo, avventuroso; mette in tensione ciò che ha separato. Ne consegue il fatto che aprire uno "scarto" significa produrre un "tra"; e produrre un "tra" è la condizione per promuovere ciò che è "altro". In questo "tra", che il nostro pensiero dell'Essere non ha pensato, si intensifica la relazione con l'Altro il quale si trova in tal modo preservato da ogni assimilazione. Non è quindi a partire dal simile, come si crede in genere, ma proprio facendo lavorare degli scarti, dunque attivando del "tra", che si può dispiegare una alterità in grado di far emergere qualcosa di comune. Un comune efficace si ottiene solo a questo prezzo. Bisognerà tenerlo ben presente in quest'epoca di globalizzazione, quando il rischio di assimilazione minaccia ogni cosa e ogni luogo." (François Jullien)
"How to open a way towards each other? I propose here two concepts: mediators to scrap and to fra. Unlike the difference, which remains liable for the identity, the scrap is fruitful because it is adventurous, exploratory; highlights what voltage it separated. Consequently, the fact that open a "waste" means producing a "between"; and produce a "between" is the condition for promoting what is "other". In this "among", that our thoughts of being thought not, intensifies the relationship with each other-which is thus preserved from any assimilation. It is therefore starting from similar, as generally believed, but right working waste, thus activating the "between", which you can deploy an otherness can bring out something common. A town effective you only get at this price. We must keep in mind in this era of globalization, when the risk of assimilation threatens every thing and every place. " (Fran??ois Jullien)