Lo specchio del gulag in Francia e in Italia. La ricezione delle repressioni politiche sovietiche tra testimonianze, narrazioni, rappresentazioni culturali (1917-1987) - 9788833392134

Lo specchio del gulag in Francia e in Italia. La ricezione delle repressioni politiche sovietiche tra testimonianze, narrazioni, rappresentazioni culturali (1917-1987): Studiare la ricezione delle repressioni politiche sovietiche come memoria europea significa scoprire le basi su cui poggia oggi questa memoria, così incerta e traballante, nonché comprendere da quali versanti si può muovere per recuperare a questa memoria il posto che le spetta all'interno della coscienza memoriale europea e, in ultima analisi, del sentire collettivo. Questo libro intende aprire una nuova prospettiva di indagine sul più longevo totalitarismo europeo. Si tratta di una prospettiva problematica e multidisciplinare, fondata su un assetto metodologico innovativo che ha al suo centro la ricerca e la ricomposizione della "traccia" della ricezione del Gulag nell'Occidente europeo. Si intende, così, aprire una riflessione che promuove la conoscenza di una memoria, quella del Gulag, come memoria identitaria europea; una memoria che stia al fianco di altre memorie del male, ufficializzate e certificate da istituzioni e tribunali internazionali, come la Shoah o il genocidio degli armeni. Il volume contiene interventi in italiano, francese e inglese.
Studying the reception of Soviet political repression as a European memory means discovering the basis on which this memory rests today, so uncertain and shaky, as well as understanding from which sides it can move to recover to this memory the place that it belongs to the European memorial consciousness and, ultimately, to collective feeling. This book aims to open up a new perspective of investigation into Europe's longest-running totalitarianism. It is a problematic and multidisciplinary perspective, based on an innovative methodological structure that focuses on the research and recomposition of the "track" of Gulag's reception in the European West. It is intended, thus, to open a reflection that promotes the knowledge of a memory, that of the Gulag, as a European identity memory; a memory that stands alongside other memories of evil, officialized and certified by international institutions and tribunals, such as the Shoah or the genocide of Armenians. The book contains speeches in Italian, French and English.