La prima guerra del football e altre guerre di poveri - 9788807884948

La prima guerra del football e altre guerre di poveri: 1958: un giornalista venticinquenne irrequieto parte per l'Africa dove, tra andate e ritorni, rimarrà per circa dieci anni. A quel tempo il mondo s'interessava veramente a quello strano continente, muto per secoli, che cominciava a parlare e a far parlare di sé. "L'Africa era un enigma, un mistero, nessuno sapeva che cosa sarebbe successo quando trecento milioni di individui avrebbero drizzato la schiena e chiesto il diritto di parola. In Africa cominciavano a nascere degli stati, gli stati compravano armi e molti giornali stranieri si chiedevano se tutto il continente non stesse per muovere alla conquista dell'Europa." E così, nel caldo soffocante del continente, Kapuscinski arriva in Ghana, poi in Congo dove assiste allo smarrimento della popolazione quando Lumumba viene assassinato; poi in Tanganika, Sudafrica, Algeria, ogni volta nei momenti più caldi, all'esplodere di rivolte e rivoluzioni, tentando sempre di capire cosa sta succedendo e perché. Nel 1967 Kapuscinski rientra in Polonia ma non riesce a diventare un giornalista stanziale. Nell'autunno, parte per un viaggio di cinque anni in America Latina. Altro continente povero, dove si svolgono guerre povere, come quella scoppiata nel 1969 tra l'Honduras e il Salvador. "I piccoli stati del Terzo, Quarto e di tutti gli altri mondi possono sperare di suscitare qualche interesse solo quando decidono di spargere sangue. Triste ma vero," conclude Kapuscinski.
1958: a restless 25-year-old journalist leaves for Africa where, between go and return, will remain for about ten years. At that time the world care really that weird, dumb continent for centuries, who began to talk and to talk about himself. "Africa was an enigma, a mystery, no one knew what would happen when three hundred million individuals would have a hard-on back and asked for the right to speak. In Africa began to be born, the United States bought weapons and many foreign newspapers wondered if the continent was to move to conquer Europe. " And so, in the sweltering heat of the continent, Kapuscinski arrives in Ghana, then in Congo where the loss of the population attends when Lumumba is assassinated; then in Tanganyika, Africa, Algeria, each time in the hottest moments, to explode in riots and revolutions, trying always to understand what is happening and why. In 1967 Kapuscinski is part of Poland but fails to become a journalist. In autumn, leaves for a five-year trip in Latin America. Other poor continent where poor, like the wars broke out in 1969 between Honduras and El Salvador. "The small States of the third, Fourth and all other worlds can hope to arouse some interest only when they decide to shed blood. Sad but true, "says Kapuscinski.