Lei ha mai visto Hitler? - 9788838934032

Lei ha mai visto Hitler?: "Lei ha mai visto Hitler?" è la semplice domanda che viene posta a parecchie centinaia di persone comuni, possiamo dire passanti di ogni condizione, testimoni dell'ascesa al potere e poi della dittatura del Führer. Interviste brevi, raccolte per strada nell'arco di decenni, a partire dal tempo della cosiddetta "denazificazione", fino agli anni Settanta del Novecento, e montate assieme con oggettività documentaria. Ciascuno degli intervistati risponde, con maggiore o minore sincerità e precisione; ma sempre comunque dichiarando dove era nel momento in cui Hitler fosse passato, come gli era sembrato se l'aveva visto, e cosa faceva nella società di allora, e riferendo di avvenimenti del tempo ai quali gli era capitato di assistere. Ne viene fuori così una specie di cronaca del tiranno, in soggettiva, prismatica, o un ritratto corale di lui attraverso le mosse raffigurazioni dei testimoni contemporanei. Un ritratto in movimento, frutto di tanti schizzi che si sovrappongono, si incrociano, si mescolano. Sono volti fuggevoli che documentano della persistenza dell'immagine di Hitler (a volte del suo mito) nella memoria collettiva e individuale dei tedeschi. Ma parlano anche della volontà dell'umanità europea del Novecento di rimuovere o di riflettere sul proprio feroce passato (...) Il libro è parte di una trilogia di "volumi d'inchiesta" (così definiti dall'autore), che comprende, oltre questo, "Lei lo sapeva?" e "Scuola".
"Have you ever seen Hitler?" is the question that is posed to several hundreds of ordinary people, we can say of every condition, passersby who witnessed the rise to power and then the dictatorship of the F??hrer. Short interviews, gathered in the street over decades, starting from the time of the so-called "denazification", until the 1970s, and edited together with documentary objectivity. Each of the respondents answered, with greater or lesser sincerity and accuracy; but always stating where it was when Hitler had passed, as he had felt if he had seen, and what he was doing in the company then, and referring to events of the time which happened to attend. The result is a kind of Chronicle of the tyrant, subjective, prismatic or a choral portrait of him through moves depictions of contemporary witnesses. A portrait in movement, the result of numerous sketches that overlap, intersect, intermingle. Are documenting the ephemeral image persistence of Hitler (sometimes of his myth) in collective and individual memory of the Germans. But they also speak of the will of European 20th century humanity by removing or reflect on their fierce past (...) The book is part of a trilogy of "volumes of inquiry" (as defined by the author), which includes, besides this, "You know?" and "school".