Oltre il terrore e il martirio - 9788807171666

Oltre il terrore e il martirio: Due grandi narrazioni si sono contese l'intelligenza del mondo in questi ultimi anni: l'americana "guerra al terrorismo" e l'esaltazione del martirio da parte degli jihadisti. Il panorama che ne risulta è desolante: ostaggi sgozzati in Iraq, prigionieri abusati ad Abu Ghraib e a Guantànamo, un'infinita scia di sangue da Gerusalemme a Mumbai. Nei fatti entrambi gli schieramenti hanno perso la loro battaglia. Anzi, aprendo la strada al loro nemico comune, l'Iran, hanno ravvivato un conflitto tra sciiti e sunniti che pareva sedato, sulle rive petrolifere di un Golfo sempre più crocevia degli equilibri mondiali. Con il successo di Hezbollah in Libano e la conquista politico-militare di Gaza a opera di Hamas, d'altro canto, i due obiettivi del piano di conquista americano - mettere in sicurezza lo stato d'Israele e controllare i mercati petroliferi - risultano più che mai una chimera. Come rompere il circolo vizioso del Terrore e del Martirio? L'unica possibilità, argomenta Kepel, risiede nell'Europa e nella sua azione politica. È vero: nel post-11 settembre il Vecchio continente ha rivestito un ruolo secondario, pur essendo preso di mira dagli attentati di Madrid e di Londra. Ma l'Europa, sul cui territorio vivono già milioni di cittadini di religione musulmana, può ancora diventare protagonista nella sfida a questa barbarie generalizzata, se riuscirà a costruire uno spazio di prosperità che raccolga sotto la sua luce tutto il Mediterraneo.
Two great narratives competed for the intelligence of the world in recent years: the American "war on terrorism" and exaltation of martyrdom by the jihadists. The resulting landscape is bleak: hostages slaughtered in Iraq, abused prisoners at Abu Ghraib and Guantanamo, an endless trail of blood from Jerusalem to Mumbai. In fact both sides have lost their battle. Indeed, opening the way for their common enemy, Iran, have revived a conflict between Shiites and Sunnis that seemed sedated, on the shores of a Gulf oil increasingly crossroads of world balance. With the success of Hezbollah in Lebanon and the political-military conquest of Gaza by Hamas, on the other hand, the two objectives of the conquering American--to secure the State of Israel and control the oil markets--are more than ever a chimera. How to break the vicious cycle of terror and martyrdom? The only possibility, argues Kepel, resides in Europe and in its political action. It's true: in the post-September 11 Europe has played a secondary role, despite being targeted by attacks in Madrid and London. But Europe, on whose territory they live already millions of citizens of Muslim religion, can still become protagonist in the challenge to this generalized savagery, if he can build a space of prosperity that collects under its light around the Mediterranean.