Dopo mezzanotte - 9788899793906

Dopo mezzanotte: Germania 1936: due notti indiavolate, trascorse tra feste eleganti e chiassose birrerie. Una diciannovenne come tante e con una gran voglia di ridere si ritrova a decidere della propria esistenza, mentre il rombo della folla, «profondo, roco e un po' stanco», acclama Hitler che sfila in corteo lungo le strade della città. In un tempo in cui il desiderio di vita non può che trasformarsi in necessità di fuga, lo sguardo svagato di Sanna coglie con irriverente grazia intrighi, tragedie, violenze e amori di un'indimenticabile compagnia di resistenti loro malgrado. Incontriamo così il malinconico Franz, con il quale Sanna vagheggia un futuro di tenera libertà, e poi la smaliziata Gerti, con la sua passione proibita per l'ebreo Dieter, e ancora il mediocre scrittore Algin, i cui inoffensivi successi attirano d'un tratto l'attenzione della censura, e il giornalista Heini, fin troppo lucido e affezionato al proprio cinismo. Con "Dopo mezzanotte" - scritto nel 1937 allo stesso tavolino su cui Joseph Roth stava componendo "La Cripta dei Cappuccini" - Irmgard Keun ha raccontato in presa diretta, e con un'ironia a maggior ragione stupefacente, quella meschinità che produce e alimenta i regimi di ogni tempo, regalandoci un prodigio di densità e leggerezza.
Germany 1936: two nightdays, spent between elegant parties and rowdy breweries. A 19-year-old like so many and with a great desire to laugh finds herself deciding on her own existence, while the roar of the crowd, "deep, roaring and a little tired", acclaims Hitler who parades along the streets of the city. At a time when the desire for life can only turn into a need for escape, Sanna's unrelenting gaze catches with irreverent grace intrigues, tragedies, violence and loves of an unforgettable company of resistance fighters in spite of themselves. So we meet the melancholy Franz, with whom Sanna wanders a future of tender freedom, and then the glazed Gerti, with his forbidden passion for the Jew Dieter, and again the mediocre writer Algin, whose inoffensive successes suddenly attract attention of censorship, and the journalist Heini, all too lucid and fond of his own cynicism. With "After Midnight" - written in 1937 at the same coffee table on which Joseph Roth was composing "The Crypt of the Capuchins" - Irmgard Keun recounted in a live take, and with an irony all the more astonishing, that pettiness that produces and fuels the regimes of every time, giving us a wonder of density and lightness.