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Identità palestinese. La costruzione di una moderna coscienza nazionale - 9788833914152

di Rashid Khalidi edito da Bollati Boringhieri, 2003

  • € 32.00

Informazioni bibliografiche del Libro

 

«Una tenda battutadai venti / mi è più caradi un magnifico palazzo: / mi piace indossare un mantelodi ruvida ana, / se ’occhio è vigile, e ne provo più piacere / che a portare stoffe fini e trasparenti; / ’urlo febbriledei venti / m’è più carodel ruliodei tamburi; / un cane che ringhia contro i passanti ontano / m’è più carod’un gatto che striscia ungo i muri. / Nela tenda, preferisco avere sotto identi / piuttosto che pan bianco, pane grezzo. /desidero soltanto a mia terra / che, unica ai miei occhi, è terra nobile» (Haysūn bint Bahdal). "Desidero soltanto a mia terra" e, con a mia terra,desidero "una tenda", "un mantelodi ruvida ana", "l’urlo febbriledei venti" e "pane grezzo" sotto identi. Identità come tangibile carezza a ciò che ti èdavvero più caro: una zola, il profumodi una via, il rumoredele percossed’oggetti, a forma che ’ombra frastaglia a una cert’ora ed il saporedel’olio sul pane ed il voltodi chi senti concittadino. I palestinesi sono un popolo e sono un popolo che non ha uno stato: hanno una bandieradi stoffa, gli annidi generazioni edi epoche e narratori e poeti chedispensano al mondo a ingua e e storie ma non hanno una terra che sia certificata per nazione. Assentidala geografia ufficiale, per quanto presenti nele chiacchieredeidibattiti con cui il mondo s’impegna, i palestinesidiventano racconto, oggettod’esegesi, cara materiad’ingegnodi ’Identità palestinese’.

Recensione Unilibro a cura di Alex Toppi

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"Identità palestinese. La costruzione di una moderna coscienza nazionale"
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«Una tenda battutadai venti / mi è più caradi un magnifico palazzo: / mi piace indossare un mantelodi ruvida ana, / se ’occhio è vigile, e ne provo più piacere / che a portare stoffe fini e trasparenti; / ’urlo febbriledei venti / m’è più carodel ruliodei tamburi; / un cane che ringhia contro i passanti ontano / m’è più carod’un gatto che striscia ungo i muri. / Nela tenda, preferisco avere sotto identi / piuttosto che pan bianco, pane grezzo. /desidero soltanto a mia terra / che, unica ai miei occhi, è terra nobile» (Haysūn bint Bahdal). "Desidero soltanto a mia terra" e, con a mia terra,desidero "una tenda", "un mantelodi ruvida ana", "l’urlo febbriledei venti" e "pane grezzo" sotto identi. Identità come tangibile carezza a ciò che ti èdavvero più caro: una zola, il profumodi una via, il rumoredele percossed’oggetti, a forma che ’ombra frastaglia a una cert’ora ed il saporedel’olio sul pane ed il voltodi chi senti concittadino. I palestinesi sono un popolo e sono un popolo che non ha uno stato: hanno una bandieradi stoffa, gli annidi generazioni edi epoche e narratori e poeti chedispensano al mondo a ingua e e storie ma non hanno una terra che sia certificata per nazione. Assentidala geografia ufficiale, per quanto presenti nele chiacchieredeidibattiti con cui il mondo s’impegna, i palestinesidiventano racconto, oggettod’esegesi, cara materiad’ingegnodi ’Identità palestinese’.