Noi italiani neri. Storia di ordinario razzismo - 9788860737595

Noi italiani neri. Storia di ordinario razzismo: Un libro di denuncia ma anche di speranza, che se da un lato ritrae un’Italia vittima di pregiudizi arcaici che nega a se stessa l’irreversibilità delle sue trasformazioni culturali e sociali, dall’altro stupisce per la serena lungimiranza dei nuovi italiani di colore, che non fanno le vittime ma sanno che la storia darà loro ragione e contribuiranno a costruire un Paese migliore --- Quali sono, oggi, le aspirazioni e i disagi quotidiani di chi indossa la pelle nera in Italia? Come vivono i nuovi italiani neri, figli di coppie miste, o adottati, o nati da genitori africani residenti da decenni nel nostro Paese? E soprattutto, esiste un problema razzismo in Italia? Come va concepita la nozione di cittadinanza nella nostra società, destinata a essere sempre più multietnica? Mescolando sapientemente l’inchiesta giornalistica con la finzione narrativa, il piano del presente e del passato, Noi italiani neri si muove tra i campi di calcio – infestati dal razzismo degli ultrà, in Italia, Francia e Inghilterra, a volte con la connivenza di certa politica – e i campi di battaglia della seconda guerra mondiale, raccontando il sacrificio di migliaia di soldati neri che combatterono contro le armate hitleriane, contribuirono alla vittoria ma non poterono, per il razzismo dei vertici militari americani, partecipare alla parata per la liberazione di Parigi e furono dimenticati dalla storiografia europea. Dal calcio alle banlieue, modello di integrazione fallita da cui trarre utili lezioni per le nostre periferie, attraverso le parole di figli delle migrazioni africane nati o cresciuti tra Parigi e Milano, giovani che amano la terra dove sono nati, ma cui viene negata la piena cittadinanza, anche dopo diverse generazioni. Casi di italiani neri perfettamente integrati, come il calciatore Mario Balotelli, ospite obbligato per le polemiche nate dalle accuse di alcune frange di tifosi secondo cui «Un negro non deve giocare nella Nazionale italiana di calcio! Un negro non può essere italiano!»
A book of charges but also of hope, that if one side portrays an archaic Italy victim of prejudice which denies herself the irreversibility of its cultural and social transformations, the other surprises for the serene black new foresight Italians who are not victims but know that history will give them reason and will help to build a better country---what are Today, the aspirations and the hardships of those who wear the black leather in Italy? How do the new Italians, blacks, children of mixed couples, or adopted, or born to African parents residents for decades in our country? And above all, there is a problem with racism in Italy? How is conceived the notion of citizenship in our society, bound to be increasingly multiethnic? Mixing the journalistic investigation with the narrative fiction, the plan of the present and the past, we Italians blacks moves between the soccer fields ??? haunted by racism in Italy, France and England, the Ultras, sometimes with the connivance of certain policy ??? and the battlefields of World War II, telling the sacrifice of thousands of black soldiers who fought against the armies one , contributed to the victory but could not, for racism of American military leadership, attend the parade to the liberation of Paris and were forgotten by European historiography. From football to the banlieue, failed integration model from which to draw useful lessons for our suburbs, in the words of children of African migrations born or grown between Paris and Milan, young people who love the land where they were born, but that is denied full citizenship, even after several generations. Italian black cases seamlessly integrated, as the soccer player Mario Balotelli, host to the polemic against accusations by some sections of the fans that ' A negro should not play in the Italian national football team! A black man can't be Italian!??