Il caso e altre novelle - 9788893440899

Il caso e altre novelle: "Il caso e altre novelle" raccoglie alcuni dei racconti inediti che il regista polacco Krzysztof Kieslowski scrisse per il cinema: le sceneggiature narrative dei primi quattro lungometraggi e i progetti, anch'essi scritti in forma letteraria, dei suoi documentari più importanti. Accanto ai primi film come II personale, racconto autobiografico di formazione teatrale, La tranquillità e II cineamatore, inni all'anelito di libertà dell'uomo e dell'artista e II caso, esemplare riflessione sulle possibilità esistenziali umane e insieme accurato ritratto della Polonia di fine regime comunista, ecco pubblicati qui per la prima volta al mondo i progetti di alcuni documentari come La stazione, Sette donne di età diversa o Teste parlanti. In questi testi è possibile rintracciare specularmente la passione di Kieslowski per le storie dell'umanità dolente, le immagini come astrazione dei sentimenti, l'etica del lavoro, il sacrificio di sé, il coraggio di parlare di metafisica e di religione senza essere religiosi, il concentrarsi sul volto umano: una scelta estetica che diventa anche una dichiarazione politica. Con un ricordo del poeta polacco Adam Zagajewski (Dalla vita degli oggetti, 2012) che gli è stato amico negli ultimi anni di vita, questo libro esprime tutta la tensione letteraria che sempre ha animato il cinema di Krzysztof Kieslowski.
"The Case and Other Novels" collects some of the unpublished stories that the Polish director Krzysztof Kieslowski wrote for cinema: the narrative scripts of the first four feature films and the projects, also written in literary form, of his most Important. Alongside the first films such as Personal II, autobiographical tale of theatrical formation, Peace and Film, hymns to the yearning for freedom of man and artist and Case, exemplary reflection on human existential possibilities and at the top accurate Portrait of Poland of the end of communist regime, here is published here for the first time in the world the projects of some documentaries such as The Station, Seven Women of different ages or Talking Heads. In these texts it is possible to speculate on Kieslowski's passion for the stories of aching humanity, images as an abstraction of feelings, the work ethic, self-sacrifice, the courage to talk about metaphysics and religion without being focus ingeman: an aesthetic choice that also becomes a political statement. With a memory of the Polish poet Adam Zagajewski (From the Life of Objects, 2012) who has been friends with him in the last years of his life, this book expresses all the literary tension that has always animated the cinema of Krzysztof Kieslowski.