Racconti del mistero e dell'orrore - 9788845215308

Racconti del mistero e dell'orrore: Per lungo tempo Rudyard Kipling (1865-1936) è stato ignorato dai fautori della letteratura fantastica e del terrore. A torto, come dimostrano questi tredici racconti anglo-indiani del mistero e dell'orrore, dove tra l'altro l'elemento del brivido viene usato da Kipling in maniera decisamente innovatrice rispetto ai canoni tradizionali. Una scoperta, ma anche la conferma di un "grande" della letteratura mondiale spesso mai sopportato dai critici perché sempre conteso in vita da generali e politici. In realtà ciò che interessa a Kipling è lo scontro tra due mondi in contraddizione, tra due civiltà: racconti come L'uomo che volle essere re possono essere letti come amare rappresentazioni della truffa morale che sta alla base della presenza britannica in India, e della brutalità dei giovani amministratori dell'impero. Altri come La mia storia vera di fantasmi sono delle classiche ghost-stories con l'aggiunta del fascino dello sfondo esotico. Non mancano gli aspetti più maligni della magia indiana, con i perfidi incantesimi e le vendette fatali come in Il marchio della bestia e La strada del pozzo gorgogliante. Nell'india di Kipling sembra non esserci salvezza e nemmeno cedimenti a un "umanesimo" di stampo occidentale: alcuni racconti di irriducibile crudeltà sono esemplari di come lo scrittore inglese intendesse il gioco atroce e beffardo dell'esistere.