L'ottico di Lampedusa - 9788893810623

L'ottico di Lampedusa: Carmine di mestiere fa l'ottico, ha cinquant'anni e vive sull'isola di Lampedusa. Ha scelto di vivere nella meravigliosa isola incastonata nel Mediterraneo per la sua pace, per il mare bellissimo, blu cobalto, in cui nuotano i delfini. Carmine potrebbe essere ognuno di noi: ha la sua vita, si preoccupa del futuro dei figli ormai grandi, si tiene in forma facendo jogging, ha un'attività ormai avviata, degli amici, insomma una vita tranquilla e solida nella calma di questa terra tra la Sicilia e l'Africa. Si, certo, anche qui qualcosa è cambiato, i turisti, i resti dei barconi abbandonati, i sacchetti di plastica che svolazzano, quei gruppetti di africani che vede camminare stancamente sulle strade dell'isola, autobus che ormai quasi ogni giorno escono dal porto stipati di migranti appena sbarcati, e poi tv e giornali traboccano di notizie di annegamenti e naufragi. Meglio non pensarci. Ma quel 3 ottobre del 2013 Carmine esce in barca con i suoi amici, a pescare e godersi il mare d'autunno, e all'improvviso si ritrova calato in quella realtà sino ad allora così lontana. In otto, con un solo salvagente recuperano quarantasette naufraghi, e la loro vita e quella dei salvati non sarà mai più la stessa. Tutti gli altri sono morti. Questo romanzo non è solo il racconto intenso del risveglio di una coscienza, ma anche una testimonianza toccante che riesce a evitare la retorica e l'invettiva riportando il problema dei migranti, senza banalizzarlo, alle sue dimensioni umanitarie, e che chiarisce la situazione di una crisi tuttora in corso, culminata in una delle più imponenti migrazi
Carmine is an optician by trade, he is fifty years old and lives on the island of Lampedusa. He chose to live in the wonderful island set in the Mediterranean for its peace, for the beautiful sea, cobalt blue, in which dolphins swim. Carmine could be each of us: he has his life, he worries about the future of his children now grown up, he keeps fit by jogging, he has a business now started, friends, in short a quiet and solid life in the calm of this land between Sicily and Africa. Yes, of course, here too something has changed, the tourists, the remains of abandoned boats, the plastic bags that flutter, those groups of Africans who see walking wearily on the roads of the island, buses that now almost every day come out of the port crammed of migrants who have just landed, and then TV and newspapers overflow with reports of drownings and shipwrecks. Don't think about it. But that October 3, 2013 Carmine goes out on a boat with his friends, fishing and enjoying the autumn sea, and suddenly finds himself lowered into that reality until then so far away. In eight, with a single lifesaver they recover forty-seven castaways, and their lives and that of the rescued will never be the same again. Everyone else is dead. This novel is not only the intense account of the awakening of a consciousness, but also a touching testimony that manages to avoid rhetoric and invective by bringing the problem of migrants, without trivializing it, to its humanitarian dimensions, and which clarifies the situation of an ongoing crisis, culminating in one of the most impressive migrations