Storia di Roma in sette saccheggi - 9788833929767

Storia di Roma in sette saccheggi: Nessuna città sulla terra ha conservato il suo passato come Roma. Dopo due millenni e mezzo di inondazioni, terremoti, incendi, pestilenze, assedi e pianificazioni urbane, sono giunti sino a noi inestimabili tesori sopravvissuti alle alterne fortune della Storia. Nei Musei Capitolini è ancora possibile osservare le fondamenta del Tempio di Giove Ottimo Massimo, che dominava il profilo della città quando Brenno e i suoi galli la attaccarono nel 387 a.C.; è ancora visibile la maggior parte di quelle Mura Aureliane che non riuscirono a tenere lontani Alarico e i suoi visigoti nel 410; si può attraversare Ponte Cestio presso l'Isola Tiberina, costruito all'epoca di Cicerone, quando la Repubblica romana lottava per la sopravvivenza. E ancora, si possono osservare i templi classici, i resti delle grandi terme cittadine - quelle di Caracalla, di Diocleziano e di Traiano - oltre alle rovine del Palazzo di Domiziano sul Palatino, al Mausoleo di Augusto e alla sua stupenda Ara Pacis. E naturalmente sopravvive il tempio pagano più grande di tutti: il Pantheon, non molto diverso da quando fu costruito quasi diciannove secoli fa. L'elenco delle meraviglie romane potrebbe essere infinito - Castel Sant'Angelo, le facciate rinascimentali e barocche, la Cappella Sistina, i grandi parchi, e naturalmente San Pietro e la sua piazza, circondata dall'ampio colonnato di Bernini - e ancora oggi turisti, pellegrini e cittadini di Roma possono esplorare e visitare i luoghi eretti dagli imperatori romani ed entrare in chiese in poco o nulla cambiate da quando i papi vi celebravano la messa sedici sec
No city on Earth has preserved its past as Roma. After two and a half millennia of floods, earthquakes, fires, plagues, sieges and urban planning, have come down to us priceless treasures survived the ups and downs of history. In the Capitoline museums can still be seen the foundations of the Temple of Jupiter Optimus Maximus, which dominated the city skyline when Brennus and his Gauls attacked in 387 BC. You can still see most of the Aurelian walls that failed to fend off Alaric and his Visigoths in 410; You can cross Ponte Sisto at the Tiber Island, built at the time of Cicero, when the Roman Republic was fighting for survival. And again, you can see the classical temples, remnants of the great baths of Caracalla and Diocletian's city-those of Trajan-besides the ruins of the Palace of Domitian on the Palatine Hill, the mausoleum of Augustus and his beautiful Ara Pacis. And of course survives the largest pagan temple: the Pantheon, not much different from when it was built nearly nineteen centuries ago. The list of Roman wonders could be infinite-Castel Sant'Angelo, Renaissance and Baroque facades, the Sistine Chapel, large parks, and of course San Pietro and its square, surrounded by a large Colonnade by Bernini-and even today, tourists, pilgrims and citizens of Rome can explore and visit the places erected by Roman emperors and enter into churches in little or nothing changed since the Popes vi celebrated mass 16 sec