L'impronta della volpe - 9788861100374

L'impronta della volpe: C'è un popolo con radici ben salde e tradizioni antichissime nel cuore del Mali: i Dogon. Vivono nella regione della falesia di Bandiagara, a sud del fiume Niger, in villaggi costruiti con il fango. In uno di questi villaggi tre ragazzi trovano la morte in circostanze particolari nel giro di poche ore. Tutti hanno visto ma nessuno sembra sapere niente. Il caso viene assegnato dalle autorità maliane al commissario Habib e all'ispettore Sosso. La loro indagine è un'immersione completa nella vita dei Dogon: il paesaggio, i colori, i suoni, gli abiti, le maschere, i riti. I due detective devono districarsi fra razionalità e credenza, scienza e tradizione. È sullo sfondo di una battaglia atavica fra interessi economici, spesso nascosti sotto il vago termine di progresso, e autonomia e autodeterminazione dei popoli, che questo giallo si dipana. Insieme al comandante Habib, e grazie ai suoi straordinari dialoghi con le autorità del luogo, intuiamo che la razionalità occidentale non può bastare, che dobbiamo essere disposti a rinunciare al giudizio e alle nostre sicurezze, per capire, sentire e accogliere una cultura antica e ancora per certi versi misteriosa come quella africana.
There is a people with strong roots and traditions in the heart of Mali: the Dogon. Living in the region of the Bandiagara Escarpment, South of the River Niger, in villages built with mud. In one of these villages three boys die in special circumstances within a matter of hours. Everyone has seen but nobody seems to know anything. The case is assigned the Malian authorities to Mr Habib and the Inspector Sosso. Their investigation is a complete immersion in the lives of the Dogon: the landscape, colors, sounds, gowns, masks, the rituals. The two detectives must disentangle between rationality and belief, science and tradition. And against the backdrop of an atavistic battle between economic interests, often hidden under the vague term of progress, and autonomy and self-determination of peoples, that this yellow unravels. Along with Commander Habib, and thanks to its extraordinary dialogues with the authorities of the place, we sense that Western rationality is not enough, that we should be willing to forgo the trial and to our security, to understand, feel and accept an ancient culture and still somewhat mysterious as that of Africa.