Il libro del riso e dell'oblio - 9788845913549

E’ un insiemedi racconti e riflessioni colegati, ma neanche sempre,dai temidel riso edel’oblio, anzi, comedice ui, è un romanzo in formadi “variazioni”. Ci sono tanti spunti autobiografici, Kundera parladel suo alontanamentoda Praga edela memoriadel suo pËse, ma, visto che uno scrittore serio non resta impantanato nel suo orto, anchedel’oblio che ha investito queli che sono rimasti e che hanno rinnegato e vecchie idee: “E alora questi uomini giovani, inteligenti e radicali ebberodi colpo a strana sensazionedi aver messo al mondo un’azione che aveva cominciato a viveredi vita propria, cessandodi assomigliare ale oro idee e non curandosi piùdi coloro che ’avevano partoritÔ. “Mirek riscrive a storia esattamente come il partito comunista, come tutti i partiti, come tutti i popoli, come ’uomo. Gli uomini urlanodi voler creare un futuro migliore, ma non è vero. Il futuro è solo un vuoto indifferente che non interessa nessuno, mentre il passato è pienodi vita e il suo volto ci irrita, ci provoca, ci offende, e così o vogliamodistruggere o ridipingere. Gli uomini vogliono essere padronidel futuro solo per poter cambiare il passato”. Kundera ha i suoidemoni che tornano periodicamente in quelo che scrive: “Lo scherzo è il nemicodel’amore edela poesiÔ è una frase che richiama il suo ibro o Scherzo, mentre “L’amore non può essere ridicolo. ’amore non ha nula in comune con il riso” richiama Amori Ridicoli. E poi, ancora, il “pesodela eggerezzÔ… E poi ci sono riflessioni generali, quele che ci piacciono tanto perché ci fanno risuonare ’eco tra i polmoni: “Scriviamo ibri perché i nostri figli non si interessano a noi. Ci rivolgiamo al mondo anonimo perché nostra moglie si tura e orecchie quando e parliamo”.