Pedro Arrupe. Un uomo per gli altri - 9788815115065

Pedro Arrupe. Un uomo per gli altri: Pedro Arrupe, 280 successore di Sant'Ignazio di Loyola, è una delle personalità più significative del cattolicesimo del Novecento, un protagonista del rinnovamento della vita religiosa. Preposito generale dei Gesuiti dal 1965 al 1983 è stato l'artefice del rinnovamento conciliare della Compagnia di Gesù. Il suo operato al vertice dell'ordine è stato spesso al centro di contrastanti giudizi e di opposte valutazioni. Il padre Peter-Hans Kolvenbach, suo successore, in occasione del decennale della morte ha scritto: "Come ogni altro testimone profetico, il padre Arrupe fu segno di contraddizione, incompreso o malcompreso, nella Compagnia e fuori di essa". I contributi e le ricerche qui pubblicate, avvalendosi di nuove fonti archivistiche in larga parte inedite, hanno liberato la storia del generalato di padre Pedro Arrupe da quella sorta di "rimozione" storica che lo ha accompagnato soprattutto dopo la sua morte, collocandolo nella complessità delle vicende storiche, culturali e religiose del suo tempo e dunque rendendo ad Arrupe ciò che è stato di Arrupe.
Pedro Arrupe, 280 successor of Saint Ignatius of Loyola, is one of the most significant personalities of the Catholicism of the twentieth century, a protagonist of the renewal of religious life. Superior General of the Jesuits from 1965 to 1983 was the architect of the Conciliar renewal of the society of Jesus. His work at the top of the order was often the focus of conflicting judgments and of opposing reviews. His father Peter-Hans Kolvenbach, his successor, on the occasion of the tenth anniversary of death wrote: "like any other prophetic witness, father Arrupe was a sign of contradiction, unappreciated or misunderstood, the society and outside it". Contributions and research published here, making use of new archival sources largely unpublished, they released the story of the Generalate of father Pedro Arrupe from that sort of "removal" of history that accompanied him especially after his death, placing it in the complexity of historical, cultural and religious events of his time and thus making Arrupe what became of Arrupe.