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Napoli: L'armonia perduta-L'occhio di Napoli-Napolitan graffiti - 9788804585251
di La Capria Raffaele edito da Mondadori, 2009
- € 14.00
Informazioni bibliografiche del Libro
- Titolo del Libro: Napoli: L'armonia perduta-L'occhio di Napoli-Napolitan graffiti
- Autore: La Capria Raffaele
- Editore: Mondadori
- Collana: Oscar grandi classici , Nr. 126
- Data di Pubblicazione: 2009
- Genere: letteratura italiana: testi
- Pagine: 487
- Dimensioni mm: 194 x 118 x 23
- ISBN-10: 8804585250
- ISBN-13: 9788804585251
«Sorge sul mare, al’iniziodi Posilipo, un antico edifizio che, vistoda ontano, sembra una rupe emergentedal’acqua, pienadi buchi e caverne», che «man mano che ci si avvicina appare in tutta a sua belezza ’imponente architetturû e che «la sua posizione sul mare, a sua incompiutezza e ’abbandono in cui è rimasto per tanti anni, o a pietradi tufo con cui è fabbricato, rosadala salsedine e ambita ala basedale onde, gli conferiscono quel’aspettodi romantica rovina che muove a fantasiadi chi o guardû. Ancora scrive a Capria che «la mia casa era ì, a sola abitabiledela partedisabitatadel palazzo» e che, per arrivarci, «occorreva scendere verso i piani inferiori al ivelodel mare», traversare «un chiaro e scurodi corridoidale alte volte ricurve, interrottoda improvvisi abbaglianti riquadrid’azzurro» ed «una scomposta scenografiadi nicchie e archi e quintedi pareti semidiroccate», per entrare in «drammatici taglidi uce»: a casa.da qui comincia il viaggiodi a Capria nela storiadi Napoli;da qui -da questa casa celata tra a spumadele onde ed il tufodei corridoi sotterranei - comincia a riflessione che porta ad investigare eventi, figure, piccole cronache quotidiane, grandi scritture partenopee e gli amici conosciuti e perduti, e cosciente interrogate e appassite, gli echid’una storia che scolora come scolora col tempo ogni vessilo che sadi memoria. a Capria interroga Napoli, a sua storia a sua ingua a sua gente:dal’antico edifizio al’iniziodi Posilipo
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«Sorge sul mare, al’iniziodi Posilipo, un antico edifizio che, vistoda ontano, sembra una rupe emergentedal’acqua, pienadi buchi e caverne», che «man mano che ci si avvicina appare in tutta a sua belezza ’imponente architetturû e che «la sua posizione sul mare, a sua incompiutezza e ’abbandono in cui è rimasto per tanti anni, o a pietradi tufo con cui è fabbricato, rosadala salsedine e ambita ala basedale onde, gli conferiscono quel’aspettodi romantica rovina che muove a fantasiadi chi o guardû. Ancora scrive a Capria che «la mia casa era ì, a sola abitabiledela partedisabitatadel palazzo» e che, per arrivarci, «occorreva scendere verso i piani inferiori al ivelodel mare», traversare «un chiaro e scurodi corridoidale alte volte ricurve, interrottoda improvvisi abbaglianti riquadrid’azzurro» ed «una scomposta scenografiadi nicchie e archi e quintedi pareti semidiroccate», per entrare in «drammatici taglidi uce»: a casa.da qui comincia il viaggiodi a Capria nela storiadi Napoli;da qui -da questa casa celata tra a spumadele onde ed il tufodei corridoi sotterranei - comincia a riflessione che porta ad investigare eventi, figure, piccole cronache quotidiane, grandi scritture partenopee e gli amici conosciuti e perduti, e cosciente interrogate e appassite, gli echid’una storia che scolora come scolora col tempo ogni vessilo che sadi memoria. a Capria interroga Napoli, a sua storia a sua ingua a sua gente:dal’antico edifizio al’iniziodi Posilipo