Scrivo all'amico. Carteggio 1930-1963 - 9788838246630

Scrivo all'amico. Carteggio 1930-1963: L'epistolario fra Giorgio La Pira e Giovanni Battista Montini, pubblicato ora per la prima volta, copre un periodo di tempo che va dal 1930 al 1963 e rappresenta un importante tassello per la ricostruzione dei rapporti fra queste due eminenti personalità, nonché della storia della Chiesa della società italiana nel Novecento. La corrispondenza documenta un'amicizia, che è iniziata negli anni '20, tra lo studente universitario venuto dalla Sicilia e il giovane assistente della FUCI, e che continuerà nel tempo, pur nella differenza dei loro temperamenti: appassionato e ottimista La Pira, riflessivo e misurato Montini. Emergono con chiarezza, da questi scambi epistolari, un comune amore per la Chiesa, un'intensa spiritualità, una puntuale attenzione agli avvenimenti storici visti come lo snodarsi di un piano provvidenziale che occorre poco a poco decifrare. Affiora la grande passione di La Pira per Firenze, con il suo desiderio di superare la crisi industriale che colpì la città negli anni '50, e per il mondo intero, caratterizzata da forte tenacia nel perseguire ideali universali di pace e di civiltà cristiana. E Montini, interlocutore privilegiato, lo accompagna con spirito di discernimento e di sapiente, realistico incoraggiamento. "Si vede chiaro", scrive La Pira in una lettera del 9 giugno 1963, "la ragione profonda della vicinanza che il Signore ha stabilito da 40 anni fra di noi: cioè un fine ben definito: forse questo fine sarà totalmente chiarito quando Lei - se il Signore così ha disposto! - salirà sulla cattedra di Pietro per servire la Chiesa di Roma e la Chiesa di
The correspondence between Giorgio La Pira and Giovanni Battista Montini, published now for the first time, covers a period of time ranging from 1930 to 1963 and represents an important piece for the reconstruction of the relationships between these two eminent personalities, as well as the History of the Church of the Italian society in the Twentieth century. The correspondence documents A friendship, which began in the ' 20s, between the university student who came from Sicily and the young assistant of the FUCI, and who will continue in time, even in the difference of their temperaments: passionate and optimistic La Pira, Thoughtful and measured Montini. Clearly Emerge, from these epistolary exchanges, a common love for the Church, an intense spirituality, a punctual attention to historical events seen as the unwinding of a providential plan that needs to be deciphered little by little. It Emerges the great passion of La Pira for Florence, with its desire to overcome the industrial crisis that struck the city in the years ' 50, and for the whole world, characterized by strong tenacity in pursuing universal ideals of peace and Christian civilisation. And Montini, privileged interlocutor, accompanies him with a spirit of discernment and wise, realistic encouragement. "It is clear," writes La Pira in a letter dated June 9, 1963, "The profound reason for the closeness that the Lord has established for 40 years between us: that is a definite end: Perhaps this end will be totally clarified when You-if the Lord so disposed! -Will rise on the chair of Peter to serve the Church of Rome and the Church of