Il buio oltre il pensiero. Psicopatologia dell'esistenza - 9788891728487

Il buio oltre il pensiero. Psicopatologia dell'esistenza: L'insegnamento che viene dall'analisi dei disturbi mentali, dal dialogo con i malati, illumina i processi di formazione del pensiero e della coscienza ed evidenzia l'angoscia che si connettono al loro sviluppo. Un primo linguaggio, nel primo anno di vita, dà ordine alle sensazioni e costruisce nella mente una coscienza primitiva (Assoluta, Sartre). Coscienza originaria di un mondo terrifico e insopportabile, che solo lo studio dell'esperienza psicotica oggi permette di intravedere (Antonin Artaud). Lo sviluppo successivo e difensivo della coscienza riflessiva permette l'esistenza del pensiero ma ne limita la potenzialità conoscitiva. La paura del disfacimento del primo costrutto del mondo la ritroviamo attenuata nell'angoscia del vivere e di morire, che si rivelano fondamentali nel condizionare la nostra esperienza di vita. Sia nel pensiero che chiamiamo psicopatologico, sia in quello che impropriamente definiamo normale, in modo eguale ma con intensità diversa. La coscienza di noi stessi e la capacità di conoscenza del mondo, così ferite e menomate, ci portano verso un costante strutturale disastro relazionale, che l'analisi storica, sociale ed individuale pone sotto i nostri occhi che non vogliono vedere. È necessario iniziare a vivere una nuova estraneità a noi stessi, per poter incontrare gli altri e dismettere ostilità e violenza, travolti come siamo dal velleitario fantasma di un'infinita sopravvivenza e obnubilati dalla non accettazione della condizione umana.
The lesson comes from analysis of mental disorders, by dialogue with the sick, illuminates the formation processes of thought and conscience and highlights the anguish that connect to their development. A first language, in the first year of life, gives order to the sensations and builds in the mind a primitive consciousness (absolute, Sartre). The original consciousness of a terrifying world and unbearable, that only the study of psychotic experience now allows to glimpse (Antonin Artaud). The subsequent development and reflective consciousness allows the existence of defensive thought, but limits their cognitive potential. The fear of the breakup of first world construct we eased the anguish of living and dying, which prove crucial in influencing our life experience. Both in thought we call the psychopathological that improperly define normal, equally but with different intensity. The consciousness of ourselves and the ability of the world's knowledge, so wounded and maimed, lead us towards a structural constant relational disaster, that the historical analysis, social and individual poses in front of our eyes that will not see. You need to start living a new strangeness to ourselves, to meet others and dispose of hostility and violence, overwhelmed as we are by the weak-willed ghost of an endless survival and obsessed by the non-acceptance of the human condition.