Come ascoltassi il battito d'un cuore. Incontri nel cammino di Attilio - 9788871867267

Come ascoltassi il battito d'un cuore. Incontri nel cammino di Attilio: Per quanto amato da molti lettori di poesia, per quanto profondamente stimato da alcuni tra più grandi poeti del Novecento non solo italiano (da Montale a Luzi, da Sereni a Caproni, da Pasolini a Charles Tornlinson a Kikuo Takano), Attilio Bertolucci resta un autore ancora, in parte, misconosciuto e incompreso. Solo una lunga frequentazione del suo mondo poetico può permettere di cogliere la complessità e la ricchezza che si annidano nell'apparente semplicità del suo linguaggio. Paolo Lagazzi, riconosciuto dallo stesso Bertolucci (in un'intervista apparsa nella rivista "Gli immediati dintorni", n.2, 1989) come colui «che forse più di ogni altro mi ha letto in estensione e in profondità», ripercorre negli scritti raccolti nel presente volume alcuni tra i capitoli decisivi della storia del poeta: l'inesausto amore per la pittura; la passione per le opere di Proust e di Eliot; l'affinità elettiva con un originalissimo, fantastico e umano storyteller quale Silvio D'Arzo; il lavoro svolto con leggerezza e lungimiranza nei campi del giornalismo e dell'editoria; il dialogo tra la sua poesia e il cinema del figlio Bernardo. Soprattutto, questo libro ci porta di nuovo a osservare i "nodi" più segreti e cruciali del mondo bertolucciano: la religiosità sui generis, il sentimento del sacro, l'incontro fra un bisogno primario di verità e un'acuta coscienza della vita come mistero.
As much as loved by many readers of poetry, however deeply esteemed by some of the greatest poets of the 20th century not only Italian (from Montale to Luzi, from Serene to Caproni, by Pasolini to Charles Tornlinson to Kikuo Takano), Attilio Bertolucci remains an author yet, in part, underestimated and misunderstood. Just a long occupation of his poetic world can allow you to grasp the complexity and richness that lurk in the apparent simplicity of his language. Paolo Lagazzi, recognized by the same Bertolucci (in an interview published in the magazine "the immediate surroundings", # 2, 1989) as the one that "perhaps more than any other I have read in extension and depth", traces the writings collected in this volume some of the decisive chapters in the history of the poet: the never ending love for painting; the passion for the works of Proust and Eliot; the elective affinity with an original, brilliant and humane storyteller whom Silvio D'arzo; the work done with lightness and foresight in the fields of journalism and publishing; the dialogue between his poetry and the cinema of son Bernard. Most importantly, this book takes us back to observe the most secret and crucial "nodes" of the world bertolucciano: sui generis religiosity, the sentiment of the sacred, the encounter between a primary need of truth and an acute awareness of life as a mystery.