Passeggeri. Fogli di transito. 40 anni di poesia - 9788898428489

Passeggeri. Fogli di transito. 40 anni di poesia: La poesia di Piero Lai pare inserirsi in una tradizione intellettuale che costituisce una storia diagonale, per dirla con Jean Michel Rey, che afferisce alla cultura popolare, alla commedia, costantemente in filigrana rispetto alla storia ufficiale. Questa tradizione è ben visibile nella lirica umbra sin da Metastasio, per dispiegarsi pienamente nel Novecento con Sandro Penna. È poesia votata ai lampi epigrammatici, a composizioni che dosano la tensione vitale in spazi stretti e soliti. Stilisticamente in Lai questo filo rosso si evidenzia per una scarnificazione dell'eloquio poetico, dove l'elemento ritmico è condizionato da una calibrata clownerie. Ecco perché si parla qui di stile conversazionale e allo stesso tempo di minuetti, di epigrafi. Ciò che preme rilevare è che il tono colloquiale e dimesso è una sorta di trappola che attira il lettore in una situazione che pare priva di interesse, cioè completamente controllabile, ma che Lai riesce ad illuminare d'improvviso di luce nuova e spaesante. Si tratta del meccanismo che destituisce la lettura di una legittimità puramente ricettiva, stimolando ad un ruolo in qualche misura attivo, come già auspicato da Roland Barthes.
The poetry of Piero Lai seems to form part of an intellectual tradition that makes a story diagonal, to quote Jean Michel Rey, which belongs to the popular culture, to comedy, constantly filigree compared to the official story. This tradition can be seen in the lyric umbra since Metastasio, to fully unfold in the twentieth century with Sandro Penna. And poetry devoted to flashes epigrammatic tones, vital tension in tight spots dosing compositions and usual. Stylistically in Lai this red thread stands out for a stripping of poetic eloquence, where the rhythmic element is conditioned by a calibrated Clowning. That's why we speak here of conversational style and at the same time of minuets, inscriptions. What press detect is that the conversational tone and resigned is a kind of trap that lures the reader into a situation that seems uninteresting, i.e. fully controllable, but Lai manages to illuminate light suddenly new and disorienting. This is the mechanism that removes reading a purely receptive legitimacy, spurring a somewhat active role, as already advocated by Roland Barthes.