Gli atleti del duce. La politica sportiva del fascismo 1919-1939 - 9788857535906

Gli atleti del duce. La politica sportiva del fascismo 1919-1939: Perfetta osmosi tra sport e politica, efficace riassetto dei quadri federali e del Coni, valorizzazione professionale ed istituzionale di tutte le figure coinvolte nell'impresa sportiva e selezione accurata degli atleti, nel segno dell'innovazione tecnica e metodologica. Ecco alcuni dei tratti distintivi di quell'unicum ideologico e organizzativo messo in campo dalla politica sportiva del fascismo, risultato di una complessa sintesi di pragmatismo, spregiudicatezza, competenza e modernità. Di qui l'elaborazione di un modello vincente e innovativo, destinato a suscitare la curiosità, l'interesse e addirittura l'ammirazione di gran parte dei Paesi europei e degli Stati Uniti; e allo stesso tempo capace di condizionare pesantemente il successivo sviluppo dello sport italiano che, nel dopoguerra, attraverso la lente distorcente di un forte e durevole pregiudizio ideologico e culturale, sarebbe stato visto come un ingombrante retaggio del regime. Un pregiudizio che soltanto una rigorosa e accurata ricostruzione storica può contribuire a rimuovere.
Perfect interplay between sports and politics, effective reorganization of Federal executives and cones, professional enhancement and institutional framework to all stakeholders in sporting and careful selection of athletes, technical and methodological innovation. Here are some of the hallmarks of that ideological and organizational unicum fielded by the fascist sports policy, the result of a complex synthesis of pragmatism, naughty, competence and modernity. Hence the development of a winning and innovative model, intended to arouse curiosity, interest and even the admiration of most European countries and the United States; and at the same time able to heavily influence the subsequent development of sport Italian who, after the war, through the distorting lens of a strong and durable cultural and ideological bias, would be seen as a cumbersome legacy of the regime. A prejudice that only a rigorous and accurate historical reconstruction can help to remove.