Mattina d'inverno con cadavere - 9788842824442

Mattina d'inverno con cadavere: "Mattina d'inverno" con cadavere è l'opera con cui Làszló Darvasi si presenta in Italia: una raccolta di racconti legati da fili invisibili eppure tenacissimi, in cui il realismo magico di Kafka e la melancolia di Krasznahorkai rinascono sorto l'infausta e sempiterna stella polare della putredine quotidiana. Darvasi fa sua la lezione dei maestri mitteleuropei e pone il lettore di fronte a un male che non ha forma né volto né contorno, a un orrore che non può essere separato dalla banalità di una giornata qualsiasi, a un ingranaggio di noia e odio dell'umanità verso se stessa che nessuno strumento può disinnescare. Un ragazzo uccide il fratellino spingendolo giù dal letto a castello. Un figlio vende il padre paralitico al mercato. Una signora uccide la donna delle pulizie perché porta lo stesso nome di sua madre. La donna delle pulizie di una chiesa la fa crollare sopra le teste dei compaesani riuniti per la messa. Una donna si impicca all'albero che il marito non ha voluto tagliare. Un uomo porta a spasso un cane impagliato che gli ricorda la moglie morta. Un uomo cerca per tutta la vita il suo colbacco; muore senza sapere che glielo nascondeva suo figlio. Nel cosmo di Làszló Darvasi tutti sono inservibili, tutto è inutile, come un pomeriggio vuoto quando sei adolescente, hai la vita davanti e non sai proprio che fartene. Nel cosmo di Làszló Darvasi ognuno è violento, vuole uccidere l'altro, e quanto più l'altro è simile a sé tanto più lo si vuole uccidere. Nel cosmo di Làszló Darvasi si vede al massimo fino all'alba del giorno dopo, è superfluo elaborare progetti grandiosi
"Winter Morning" with corpse is the work with which Làszlo Darvasi presents itself in Italy: a collection of tales bound by invisible yet tenacious threads, in which the magical realism of Kafka and the melancholy of Krasznahorkai are reborn the unfortunate and simplistic polar star of the daily putredine. Darvasi makes his lesson his own, the lesson of the Central European masters and puts the reader in the face of an evil that has neither face nor contour, a horror that cannot be separated from the banality of any day, a cog in boredom and hatred of humanity towards itself that ness an instrument can defuse. A boy kills his little brother by pushing him out of the bunk bed. A son sells his paralyzed father to the market. A lady kills the cleaning lady because she bears the same name as her mother. The cleaning lady of a church causes her to collapse over the heads of the villagers gathered for mass. A woman hangs herself on the tree that her husband didn't want to cut. A man walks a stuffed dog that reminds him of his dead wife. A man searches for his colbacco all his life; he dies without knowing that his son was hiding it from him. In the cosmos of Làszlo Darvasi everyone is useless, everything is useless, like an empty afternoon when you are a teenager, you have life ahead of you and you just don't know what to do with it. In the cosmos of Làszlo Darvasi everyone is violent, he wants to kill the other, and the more the other is similar to himself the more you want to kill him. In the cosmos of Làszlo Darvasi you can see at most until dawn the next day, it is superfluous to develop grandiose projects