Malabrocca. Un uomo solo... al fondo - 9788865672259

Malabrocca. Un uomo solo... al fondo: "Capovolse l'universo: il cielo in terra, la terra in cielo. Rigirò Dante: il paradiso all'inferno, l'inferno in paradiso. Appoggiò Einstein: tutto è relativo. Confermò Gesù: beati gli ultimi. Nel buio delle retrovie, dall'oscurità delle cronache, sul fondo delle classifiche, Luigi Malabrocca s'illuminò di nero: decise di pedalare piano, più piano, il più piano possibile. Voleva arrivare al traguardo, ma dopo tutti gli altri. Un uomo solo allo sbando. E per farlo nel tempo massimo stabilito e permesso dalla giuria, correva consultando due orologi. Era un genio, il Luisìn. Quando capì - e, furbo com'era, ci mise pochissimo - che Bartali e Coppi si sarebbero spartiti i premi destinati al vincitore, e sapendo che dal secondo in poi nessuno sarebbe entrato nella storia né passato dalla cassa, si impegnò ad arrivare ultimo. Perché l'ultimo è il più fragile, debole, povero, vulnerabile, sfortunato, dunque il più umano, e tutti, ma proprio tutti, rischiano di commuoversi, intenerirsi, impietosirsi fino a soccorrerlo, sostenerlo, aiutarlo, perché in lui si specchiano, si riflettono, si identificano. Perché l'ultimo è - appunto - il più simile a noi, noi appassionati, noi tifosi, noi sportivi, ma non campioni, non corridori, non atleti. Perché l'ultimo è il primo, ma a cominciare dal basso. E quando vide che alla fine delle tappe c'era chi rovesciava il cappello, girava fra gli spettatori e raccoglieva soldi per l'ultimo, cioè per lui, il Luisìn elaborò la sua rivoluzione. Malabrocca può essere considerato il pioniere, se non dello slow food, almeno dello slow foot; il testimonial d
"He turned the universe upside down: the sky on earth, the earth in to the sky. I will turn Dante: heaven to hell, hell in heaven. He supported Einstein: everything is relative. Jesus confirmed: "The last. In the darkness of the back, from the darkness of the chronicles, at the bottom of the charts, Luigi Malabrocca lit up in black: he decided to pedal slowly, as slowly as possible. He wanted to get to the finish line, but after all the others. A single man in disarray. And to do so in the maximum time set and allowed by the jury, he ran consulting two watches. He was a genius, the Luisìn. When he realized - and, smart as it was, it took very little - that Bartali and Coppi would split the prizes destined for the winner, and knowing that from the second on no one would enter history or go through the cash register, he pledged to finish last. Because the last is the most fragile, weak, poor, vulnerable, unlucky, therefore the most human, and all, but just everyone, risk to be moved, to soften, to be merciless to the point of helping him, to support him, to help him, because in him they are mirrored, reflected, Identify. Because the last one is - precisely - the most like us, we fans, we fans, we sportsmen, but not champions, not runners, not athletes. Because the last one is the first, but starting at the bottom. And when he saw that at the end of the stages there were those who turned their hats upside down, turned around among the spectators and raised money for the last, that is, for him, the Luisìn drew up his revolution. Malabrocca can be considered the pioneer, if not of slow food, at least of the slow foot; the testimonial d