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La marmocchietta del diavolo - 9788894134872
di Christine Lavant edito da La Grande Illusion, 2019
- € 17.50
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Informazioni bibliografiche del Libro
- Titolo del Libro: La marmocchietta del diavolo
- Autore: Christine Lavant
- Editore: La Grande Illusion
- Data di Pubblicazione: 2019
- Genere: letterature straniere: testi
- Pagine: 96
- Traduttore: Ruchat A.
- ISBN-10: 8894134873
- ISBN-13: 9788894134872
La marmocchietta del diavolo: «Wrga, la guercia, aveva una marmocchietta scambiata. A volte però fingeva di non saperlo e chiamava la marmocchietta con il suo bel nome. Sì, lo trovava proprio bello, anche se il parroco di Duldig aveva detto che quel nome era una punizione, perché così si chiamava la regina traditrice e se fosse stata un maschio avrebbe dovuto chiamarsi come lo spietato imperatore «Napoleone». No, non conosceva pietà il parroco, quando si trattava di peccati, e dare alla luce un bambino senza un padre è proprio un grave peccato. E nemmeno per Wrga aveva fatto eccezione, sebbene avesse un occhio di vetro più grande e molto più bello dell'altro». Sin dalle prime battute affiorano, favolose, la tradizione popolare della Carinzia meridionale e il mondo contadino con la sua percezione animistica e quasi stregonesca della realtà. Zita, la protagonista, è figlia illegittima di una povera contadina ed è nata con delle gravi menomazioni fisiche e psichiche. La gente del villaggio, tanto cattolica quanto superstiziosa, ha una sola spiegazione: gli spiriti maligni hanno rubato la bambina dopo il parto e l'hanno sostituita con una Wechselbälgchen, una marmocchietta del diavolo. Si dice che portino sfortuna.
"Wrga, the warrior, had a mistaken brat. Sometimes, however, he pretended not to know and called the brat by his beautiful name. Yes, he thought it very handsome, although the parish priest of Duldig had said that the name was a punishment, because that was the name of the traitorous queen, and if she had been a boy she would have to be called "Napoleon" after the ruthless emperor. No, the parish priest knew no mercy when it came to sins, and giving birth to a child without a father is really a grave sin. And Wrga was no exception either, though he had one eye of glass that was larger and much more beautiful than the other." From the very beginning, the folk tradition of southern Carinthia and the peasant world with its animistic and almost witchy perception of reality emerge. Zita, the protagonist, is the illegitimate daughter of a poor peasant woman and was born with serious physical and mental disabilities. The people of the village, both Catholic and superstitious, have only one explanation: evil spirits stole the baby after she gave birth and replaced her with a Wechselbälgchen, a brat of the devil. They are said to bring bad luck.
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