Se vuoi essere contemporaneo leggi i classici - 9788856658019

Se vuoi essere contemporaneo leggi i classici: "Pensate forse che Melville volesse veramente parlare di balene e capitani? In ogni lettura classica c'è sempre una Moby Dick bianca da cercare e da cui lasciarsi trascinare giù, nel profondo. Non è cattiva quella balena, al contrario, è l'unica possibilità che Achab ha a disposizione per inabissarsi nel mistero di se stesso. Solo inseguendo il capodoglio nei flutti, il capitano - e con lui il lettore - potrà crescere e diventare più umano". Da questa provocazione prende le mosse un'affascinante passeggiata con i geni della letteratura di un protagonista del teatro italiano - regista e attore internazionale -, che ci svela perché abbiamo ancora bisogno dei classici e perché possono salvarci: dalla mediocrità esistenziale, dall'asfissia mentale, dal degrado civile. Noi moderni li consideriamo lontani dalle nostre vite, tomi voluminosi che stanno a impolverarsi sulle librerie. Invece, i classici parlano di noi, delle nostre storture e mostruosità, ma anche della nostra bellezza e della nostra meraviglia. È ciò che li rende intramontabili, eternamente contemporanei. I grandi autori del passato sono i veri rivoluzionari della storia, perché hanno la capacità unica di "rivoltarci" dal di dentro. Quando li accostiamo in punta di piedi, sentiamo che la nostra interiorità è scossa nelle viscere. Predisporsi alla lettura di un grande capolavoro per conoscerlo e goderne non è affatto facile, ci avverte Lavia, che offre anche alcune semplici istruzioni per non lasciarsi intimidire di fronte a questi giganti, senza mai dimenticare che "leggere non è un passatempo, ma riempire il tempo
"Do you think Melville would really speak to whales and captains? In every classic there is always a white reading Moby Dick to be searched and from which being carried away down deep. It's not bad that whale, by contrast, is the only possibility that Ahab has to sink into the mystery of himself. Just chasing the sperm whale in the waves, the captain-and with him the player-can grow and become more human. " From this provocation builds a fascinating walk with the genes of the literature of a protagonist of Italian theatre-international-film director, who reveals why we still need classics and because they can save us: existential mediocrity, mental asphyxia, civil degradation. We moderns consider them distant from our lives, massive tomes that collect dust on bookshelves. Instead, the classic talk about us, about our distortions and monstrosity, but also of our beauty and wonder. Is what makes them timeless, eternally contemporaries. The great authors of the past are the true revolutionaries in history, because they have the unique ability to "turn" from the inside. When you approach on tiptoe, we feel that our inner self is shaken in the bowels. Prepare to read a great masterpiece as to know and enjoy them is not easy, warns Lavia, which also offers some simple instructions to not let themselves be intimidated in front of these giants, never forgetting that "reading is not a pastime, but fill the time