L'antisemitismo e l'Affaire Dreyfus - 9788876983856

L'antisemitismo e l'Affaire Dreyfus: «L'Affaire Dreyfus aveva cambiato il modo di vedere di Lazare - scrive Stefano Levi Della Torre -, e un effetto analogo aveva avuto su Theodor Herzl, giornalista e scrittore ben inserito nella società viennese, ebreo quasi dimentico ormai di essere tale. Di fronte al massiccio fenomeno antidreyfusardo, entrambi, Herzl e Lazare, scoprivano che, contrariamente alle loro aspettative, l'assimilazione, la normalizzazione degli ebrei nelle società europee era una prospettiva precaria se non illusoria. Herzl concepì un'altra strada e un altro tipo di normalizzazione: il popolo ebraico disperso in ogni paese, senza terra propria ed esposto alla persecuzione avrebbe normalizzato se stesso e i propri rapporti con gli altri popoli se avesse costituito un proprio Stato su una propria terra... Lazare convenne in un primo tempo con Herzl: la questione ebraica era un problema di riscatto nazionale. In una conferenza agli studenti russi del 1898, Lazare aveva spiegato la sua concezione della questione nazionale ebraica. Che cosa c'è di comune tra gli ebrei del mondo? Non la religione: ci sono ebrei credenti e non credenti, panteisti alla maniera di Filone di Alessandria o a quella di Spinoza, ci sono dei positivisti, dei materialisti e degli atei. Non la razza... Ciò che unisce gli ebrei è soprattutto la storia, che comporta tradizioni e costumi comuni. "Noi guardiamo le cose sotto una visuale che ci è comune". Gli antisemiti hanno ragione quando sostengono che l'essere ebrei non si riassume nel fatto religioso, "certo non sanno perché, ed è semplicemente il loro odio a conferire a essi un
??L'affaire Dreyfus had changed the way people see Lazare-writes Stephen Levi Della Torre-, and had a similar effect on Theodor Herzl, journalist and writer fully inserted into viennese society, Jewish almost forgetful now being such. In front of the antidreyfusardo phenomenon, both solid, Herzl and Lazare, discovered that, contrary to their expectations, assimilation, standardization of Jews in European societies had a precarious perspective if not illusory. Herzl conceived another road and another type of standardization: the Jewish people scattered in every country, landless own and exposed to persecution would have normalized himself and their relationships with other people if they had formed their own State on their own land ... Lazare was agreed at first with Herzl: the Jewish question was an issue of national redemption. In a lecture to Russian students of 1898, Lazare had explained his conception of Jewish national issue. What's common among the Jews of the world? Not religion: there are Jewish believers and non-believers, pantheists in the manner of Philo of Alexandria or that of Spinoza, there are positivists, materialists and atheists. Not the breed ... What unites Jews is above all the story, which involves common traditions and customs. "We look at things in a Visual that there is common." The anti-Semites are right when they argue that being Jewish is not summed up in religion, "of course they don't know why, and it's just their hate to give them a