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Segni e macchine. Il capitalismo e la produzione di soggettività - 9788869480881
di Maurizio Lazzarato edito da Ombre Corte, 2019
- Prezzo di Copertina: € 17.00
- € 16.15
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Informazioni bibliografiche del Libro
- Titolo del Libro: Segni e macchine. Il capitalismo e la produzione di soggettività
- Autore: Maurizio Lazzarato
- Editore: Ombre Corte
- Collana: Culture , Nr. 196
- Data di Pubblicazione: 2019
- Genere: SCIENZE SOCIALI
- Argomento : Capitalismo
- Pagine: 189
- ISBN-10: 8869480887
- ISBN-13: 9788869480881
Segni e macchine. Il capitalismo e la produzione di soggettività: "Il capitale è un operatore semiotico": questa affermazione di Félix Guattari è al centro del lavoro di Lazzarato che, chiedendoci di abbandonare il logocentrismo che informa ancora tante teorie critiche, cerca di costruire una nuova teoria in grado di spiegare come funzionano i segni (e non soltanto il linguaggio) nell'economia, negli apparati di potere e nella produzione di soggettività. Superando il dualismo di significante e significato, "Segni e macchine" mostra come i segni fungano da "operatori" che entrano direttamente nei flussi materiali e nel funzionamento delle macchine. Il denaro, le quotazioni di borsa, i differenziali di prezzo, gli algoritmi, le equazioni e le formule scientifiche costituiscono "motori" semiotici che fanno funzionare le macchine sociali e tecniche del capitalismo, scavalcando la rappresentazione e la coscienza e producendo soggetti e servitù macchiniche. Mostrando come la semiotica di Deleuze e Guattari sia più efficace delle teorie politiche in cui il linguaggio gioca un ruolo fondamentale (Jacques Rancière, Antonio Negri e Michael Hardt, Paolo Virno e Judith Butler) per rendere conto del funzionamento del capitale contemporaneo, Lazzarato si chiede: quali sono le condizioni per una rottura politica ed esistenziale in un'epoca in cui la produzione di soggettività non dipende esclusivamente o principalmente dal linguaggio? Quali sono gli strumenti necessari per neutralizzare la produzione industriale di soggettività? Quali tipi di organizzazione dobbiamo costruire per un processo di soggettivazione che ci consenta di sfuggire alla presa dell
"The Capital is a semiotic operator": This statement by Félix Guattari is at the center of the work of Lazzarate that, asking us to abandon the logocentrism that still informs many critical theories, seeks to build a new theory able to explain how The signs (and not only the language) work in the economy, in power apparatuses and in the production of subjectivity. Overcoming the dualism of significance and meaning, "Signs and Machines" shows how the signs act as "operators" that enter directly into the material flows and the functioning of the machines. The Money, the stock quotes, the price differentials, the algorithms, the equations and the scientific formulas constitute semiotic "engines" that make the social and technical machines of capitalism work, bypassing the representation and the conscience and Producing machinic subjects and servitude. Showing how the semiotics of Deleuze and Guattari is more effective than the political theories in which the language plays a fundamental role (Jacques Rancière, Antonio Negri and Michael Hardt, Paolo Virno and Judith Butler) to account for the functioning of the capital Contemporary, Lazzarate wonders: What are the conditions for a political and existential rupture in a time when the production of subjectivity does not depend solely or mainly on the language? What are the necessary tools to neutralize the industrial production of subjectivity? What types of organization should we build for a process of subjectification that will allow us to escape the grip of
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