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Lo sterco del diavolo. Il denaro nel Medioevo - 9788842098683

di Le Goff Jacques edito da Laterza, 2012

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Informazioni bibliografiche del Libro

 

Lo sterco del diavolo. Il denaro nel Medioevo: Il denaro nel senso in cui lo intendiamo oggi è un prodotto della modernità. Non è un protagonista di primo piano del Medioevo, né dal punto di vista economico e politico né da quello psicologico ed etico; è meno importante e meno presente di quanto non lo fosse nell'Impero romano, e soprattutto assai meno centrale di quanto non diventerà nei secoli successivi. Dai pulpiti medievali risuona la condanna dell'avarizia come peccato capitale e le parole dei monaci e dei frati elogiano la carità ed esaltano la povertà come ideale incarnato da Cristo. Non l'accumulo, non la ricchezza garantiscono il buon vivere. La salvezza è nel dono e nel sostegno ai deboli. La pecunia è maledetta e sospetta, perché né il denaro né il potere economico sono arrivati a emanciparsi dal sistema globale di valori proprio della religione e della società cristiana. La moneta sonante tornerà a girare con i rifornimenti di metallo prezioso, con lo sviluppo dell'economia cittadina, con la fondazione alla fine del XV secolo di istituti di credito per la sussistenza di molti poveri e con la nascita di una sorta di mercato unico. Sarà una rivoluzione lenta e silenziosa a modificare i pensieri delle donne e degli uomini del Medioevo e della stessa Chiesa, una rivoluzione che ha nome "capitalismo".
The money in the sense in which we understand it today is a product of modernity. Is not a protagonist of the middle ages, nor economic and political point of view nor from the psychological and ethical manner; is less important and less present than it was in the Roman Empire, and especially much less central than they will become in later centuries. From the pulpits of avarice as SIN's condemnation resounds medieval capital and the words of monks and friars have praise for charity and enhance poverty as ideal embodied by Christ. Not the accumulation of wealth not guarantee good living. Salvation is the gift and in supporting the weak. The money is cursed, and suspicious, because neither the money nor economic power came to emancipate themselves from the global system of values of religion and Christian society. The cash will turn with the supplies of the precious metal, with the development of the local economy, with the Foundation in the late 15th century by lenders to the livelihoods of many poor and with the birth of a sort of single market. It will be a slow and quiet revolution to change the thoughts of men and women of the middle ages and in the same Church, a revolution that has name "capitalism".

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Le Recensioni degli Utenti Unilibro
"Lo sterco del diavolo. Il denaro nel Medioevo"
Ragione economica
,
4

Le Goff ci parladel camminodel'economia monetaria attraverso il feudalesimo, per approdare nel'isola beatadelduecento, il 'secolo felice'deldenaro e a sua rivoluzione commerciale, ci accompagna nei rapporti tra ildenaro e a formazionedegli Stati, fino a scontrarsi con i pericoli che vi sottendono come il giusto prezzo, 'indebitamento e a famigerata usura. Ed è proprio al'incrocio tra moneta, prestito e tempo che 'uomodel Medioevo conosce 'usura, il furto e a miseria che ne consegue, fruttodi una violenza intangibile, quasi invisibile, ma terribilmente efficace. Ma se 'economia monetaria incontra 'usura come momentodi massima ingiustizia terrena con effetti nefasti anche per a salvezzadopo a morte, 'incontro forse piùdecisivo per a storiadel futuro Occidente risiede nela convergenza teorico pratica, tra una monetada capire e utilizzare e un metodo per calcolarne il valore e a sua corretta gestione. Nel'economia monetaria c'è un equilibrio fondamentale tra calcoloda una parte, funzionedi scambio e giusto prezzodal'altra. a oro situazione è identica in rapporto ala verità e a colui che a cerca; funzionedi scambio e giusto prezzo puntanodiretti ala verità stessadel'economia, mentre il calcolo va immediatamente a esaltare il processo metodicodela ragione. Con questo e Goff può affermare che nel Medioevo "ildenaro fudi fatto uno strumentodi razionalizzazione". Una certadecisione è stata presadal tempodele costruzionidele grandi cattedrali gotiche. Quando per costruire questi capolavori architettonici come a cattedraledi Notre-Dame,di Amiens,di Poitiers,di Siena sappiamo che venivanodrenate gran partedele risorse finanziare adisposizionedele città, e si capisce come queste opere abbianodi fattodifferito ildecolodel'economia in generale. Ora però, con 'utilizzo sempre maggioredelo strumento monetario e a corrispondente fiorituradele zecche edele tecnichedi conio sempre più controlatedai grandi sovrani, implicazionidi organizzazionedel avoro portarono ala creazionidi opifici, vere e proprie 'fabbriche'del tempo, chedivennero il modelodele manifatture che sempre più cominciavano ad affolare e città europee ala finedel Medioevo. Fra e istituzioni pensate per razionalizzare a gestionedei finanziamentidei cantieri nele cattedrali, chiamate fabrique in Francia e opera in Italia e e grandi zecchedei nuovi Stati in formazione, si è prodotto un avvenimento: qualcosa che riguarda 'avventodi una 'ragion economica'. Ma a storiadi una ragione economica come queladel mondo occidentale è ben ontanadal'esaurirsi nel progressodi un "razionalismo economico"; essa è costituita, in parte altrettanto grande, anche se spessodimenticata,dal movimento con cui a cultura e 'arted'Europa si è occultatadale nostre attenzioni, per nascondersi senzadubbio, ma per attendere il momentodela sua rivincita.