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Padre padrone. L'educazione di un pastore - 9788893883795
di Gavino Ledda edito da Baldini + Castoldi
Informazioni bibliografiche del Libro
- Titolo del Libro: Padre padrone. L'educazione di un pastore
- Autore: Gavino Ledda
- Editore: Baldini + Castoldi
- Collana: ROMANZI & RACCONTI
- Genere: letteratura italiana: testi
- Pagine: 256
- Dimensioni mm: 240 x 0 x 0
- ISBN-10: 8893883791
- ISBN-13: 9788893883795
Padre padrone. L'educazione di un pastore: È mio: ne ho bisogno in campagna. Suonano come una condanna definitiva le parole con cui Abramo strappa il figlio da scuola per obbligarlo a custodire un gregge di pecore sulle montagne. Da quel giorno saranno la solitudine, il duro lavoro e la natura aspra e selvaggia della Sardegna a insegnare a Gavino la vita. Non riusciranno però a piegare la sua volontà di ragazzo intelligente e sensibile, che aspetta il momento per ribellarsi al padre, per conquistare l'indipendenza e liberarsi finalmente dal "padrone". La storia del pastore-intellettuale emancipatosi dalla propria terra, che da bambino analfabeta, poi da soldato sardo ammutolito fra i continentali durante la leva, arriva a prendere la laurea grazie a una determinazione incrollabile e alla certezza che la sua strada era altrove, ma senza mai rinnegare l'amore per la natura sua prima confidente.
It's mine: I need it in the country. The words in which Abraham rips his son from school to force him to keep a flock of sheep in the mountains sound like a final condemnation. From that day it will be loneliness, hard work and the harsh and wild nature of Sardinia that will teach Gavino life. However, they will not be able to bend his will as an intelligent and sensitive boy, who waits for the moment to rebel against his father, to gain independence and finally free himself from the "master". The story of the pastor-intellectual emancipated from his land, who as an illiterate child, then as a Sardinian soldier mutilated among the continentals during the conscription, comes to take his degree thanks to an unwavering determination and the certainty that his way was elsewhere, but without ever denying the love for nature his first confidant.
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Occorre immaginarsi un antro sassoso, scorbutico, ricolmodi scorci appuntiti; occorre immaginarsi il fastidiodel freddo, il ucore scarnodel’alba, a faticadei passi; occorre immaginarsi ’inverno gelato, ’autunno piovoso, ’estate accaldata e morente; occorre immaginarsi un fanciulo preso come si prendono ale mani gli oggetti, vestito come si vestono per gioco i pupazzi, sospinto come si sospinge un qualsiasi pesodi egno odi ferro, costretto come si costringe un servo, uno schiavo, una prole che - in quanto prole - non recadiritti ma solodoveri. Occorre immaginarsi adurezzadi una vita che non è vita ma avoro pecoraio, pastoralededizione costretta. A tutto questo immaginarsi occorre aggiungere a figura totemica e crudadi un padre, padre-padrone naturalmente, verso il quale si provadisamore,disprezzo, fastidio che tange, tocca, conquista i terrenidel’odio. Gavino edda, sassaresedi nascita (interno Sardegna, oscura sbraitante), racconta con prosadiretta che sadi zole edi erba edi atte cagliato a sua educazione: tra pecore, pecore, pecore ed un padre-padrone. ibro che si egged’un fiato, perché un solo fiato già basta a comprendere quale torturante esperienza, quale subalternità saporita, sia raccontata. Aspra bipolarità generazionale, genera ’inevitabile.