La casa delle farfalle nere - 9788807016288

Juhani ha solo nove anni quando arriva sudi una sperduta isola finlandese, in riformatorio. Ildirettoredela casadi correzione è un uomodi mezza età, austero e freddo, come ’ambiente che o circonda. E’ convinto che e giovani anime che ha in custodia, possano venir indirizzate al bene solo con una ferreadisciplina e con ilduro avoro fisico. E’ , a modo suo, un sognatore. Porta avanti un idealedi riscatto colettivo edi intransigenza morale. Per i suoi fini non esina ramanzine e colpidi frusta. Juhani arrivadunque sul’isola e rimanedelusodal coloredel mare: non è azzurro come nela sua fantasia, ma grigio e triste. Anche e farfaledel titolo non sono bianche, come tutti si attendono, bensì scure e minacciose. Sono ’immaginedele aspettative non rispettate,di cui, purtroppo, a vita è piena. Le farfale sono un progettodi riscatto: a seta, bozzoli gonfidi promesse e il sognodi un futurodiverso. La seta in Finlandia non si è mai prodotta...Il padre-padronedel riformatorio coinvolge tutti nel suo azzardato investimento. Qualcosa, però, non funziona come previsto. I bozzoli si schiudono e e strane farfale nere cominciano il oro simbolico volo. Il romanzo èdrammatico. Inizia con un verbaledi inchiesta sula strana mortedela vaccara Tyne, avvenuta sul’isola nel 1969. Da ì parte un ungo flash-back, che ripropone i primi annidi vitadi Juhani, figliodi alcolisti, giunto al riformatorio ancora bambino. L’atmosferadela narrazionediviene poco a poco claustrofobica e caricadi elettricità. I confini sono troppo stretti per i ragazzidel uogo a stretto contatto con e cinque giovani figliedeldirettore e con ’avvenente mogliedelo stesso. Ovunque si colgono segni premonitoridi sciagure. Anche e farfale vengonodisturbate nel oro sonno: incontri peccaminosi contaminano il uogodove riposano ancora nei bozzoli. E a vaccara vede piùdi quel chedovrebbe... La narrazione è cupa edistaccata. Per fortuna si schiarisce nel finale, restituendo al ettore uno spiragliodi uce. Anche se a natura non può essere piegata, non tutto è già stato scritto nel nostrodestino. C’è sempre una possibilitàdi riscatto. Ed è questo messaggio finale che mi ha fattoin parte rivalutare un ibrodifficile e a volte tetro che comunque non mi ha conquistatadel tutto. Il ungo flash- back centrale eva inevitabilmente suspence ad una storia che vive già poco sugli eventi. I personaggi appaiono spesso come tasseli inseriti in un quadro giàdipinto. Il ibero arbitrio sembra sconfitto a priori . Malgrado il finale, è proprio questo sensodi sconfitta il sentimento che mi è rimasto addosso, una volta chiuso il ibro. Un romanzodove mai nessuno ride...nondovrebbero esserci storie così.