Le Ali del potere. La propaganda aeronautica nell'Italia fascista - 9788802081892

Le Ali del potere. La propaganda aeronautica nell'Italia fascista: Sulla base di un ampio campione di fonti, questo libro scandaglia il tema del fascismo alato, indagando il legame precoce tra fascisti e ambienti aviatori e evidenziando come il regime di Mussolini si configurasse come un caso originale di uso politico e ideologico dell'aeronautica. Con l'identificazione mitica tra aviazione e fascismo, tra arte del pilotaggio e arte di governo, con la valorizzazione delle esperienze aviatorie del Duce, con il ricorso alla retorica dannunziana e alla polemologia futurista per esaltare le imprese delle ali italiane, gli artefici della propaganda svilupparono un culto patriottico dell'aviazione che svolse una funzione pedagogica centrale nella politica fascista. La storia di questo culto arricchisce la conoscenza della natura rituale e scenografica del fascismo, nonché della sua permanente oscillazione tra la propensione a irreggimentare le masse con l'organizzazione capillare di manifestazioni aeree rivolte al pubblico - e la promozione dell'eroismo aristocratico - con la glorificazione di piloti quali Francesco Baracca o Francesco De Pinedo -. Questa storia è anche indissolubilmente legata alla costruzione del mito virile di Mussolini, assiduo frequentatore delle vie dell'aria, che prese lezioni di pilotaggio nel 1920-1921 senza tuttavia conseguire il brevetto - e si fece vanto dei suoi numerosi viaggi in aeroplano, giungendo persino a farsi attribuire il brevetto di pilota militare nel 1937.
Based on a large sample of sources, this book investigates the theme of fascism winged, investigating the early bond between fascists and environments Airmen and highlighting how Mussolini's regime were construed as an original case of political and ideological use of the air force. With the mythical identification between aircraft and fascism, between art and art of Government, with the enhancement of aviation experiences of the Duce, in part by the rhetoric of d'Annunzio and conflict worldwide, to enhance the business wings Futurist the architects of patriotic propaganda developed a pedagogic function that aviation was a cult in fascist politics. The story of this cult enriches the knowledge of nature and scenic ritual of fascism and its permanent oscillation between the propensity to harness the masses with the Organization of air shows for the public-and the promotion of heroism Aristocrat-with the glorification of pilots such as Francesco Baracca or Francesco De Pinedo-. This story is also inextricably linked to the construction of manly myth of Mussolini, frequent visitor of air routes, driving classes in 1920-1921 without however attaining the patent-and boasting of his many travels by airplane, and even to become a military pilot's licence in the 1937.