Il fiordo dell'eternità. Ediz. illustrata - 9788823509399

Il fiordo dell'eternità. Ediz. illustrata: Nel 1782 Morten Pedersen Falck lascia il suo villaggio norvegese per trasferirsi nella capitale Copenaghen e dedicarsi allo studio della teologia. Pur avviato alla carriera religiosa e alla cura delle anime, il giovane Morten preferisce frequentare i corsi di medicina, affascinato dalle autopsie che si eseguono nelle cantine della facoltà. Si innamora di una ragazza di famiglia borghese, ma nelle bettole di periferia scopre anche un'attrazione ben più ambigua e viscerale mentre, al tempo stesso, un anelito religioso lo spinge, una volta divenuto pastore, a richiedere di essere inviato nella colonia danese in Groenlandia. Gli spazi sconfinati e vergini dell'isola, promessa di libertà e futuro, si trasformano in una prigione claustrofobica e intollerabile. Partito per convertire gli inuit e redimere gli eretici del Fiordo dell'Eternità, a sua volta Morten Falck cade preda del loro incantesimo. Le certezze dogmatiche ma superficiali della teologia vengono spazzate via da una religiosità primordiale e pagana, promiscua e allucinata. Anche il momentaneo ritorno alla civiltà e alla famiglia, che culmina in un grandioso affresco dell'incendio che distrusse Copenaghen nel 1795, non può nulla contro l'attrazione per il vuoto immenso della Groenlandia.
In 1782 Morten Pedersen Falck leaves his village to live in the capital Copenhagen and devote himself to the study of theology. While the religious career starts and the care of souls, the younger Morten prefers to attend courses of medicine, fascinated that autopsies are being performed in the cellars of the faculty. Falls in love with a girl of middle-class family, but in suburban pubs also discovers an attraction much more ambiguous and visceral while, at the same time, a religious longing urges him, once he became pastor, to request to be posted in the Danish colony in Greenland. The open spaces and the Virgin Island, promise of freedom and future, turn into a claustrophobic prison and intolerable. To convert the inuit party and redeem the heretics of the fjord of eternity, in turn Morten Falck falls prey of their spell. Dogmatic but superficial certainties of theology are swept away by a primal and pagan religiousness, promiscuous and hallucinated. Even the momentary return to civilization and to the family, culminating in a great fresco of the fire that destroyed Copenhagen in 1795, can do nothing against the immense vacuum attraction of Greenland.