Metafisiche della forma. Schopenhauer, Nietzsche, Simmel - 9788820441654

Metafisiche della forma. Schopenhauer, Nietzsche, Simmel: Ridiscutere i fondamenti teorici della filosofia di Schopenhauer in rapporto con la metafisica di Spinoza permette di seguire, sulla base di un'attenta analisi dei testi, una vicenda filosofica non secondaria nello scenario postkantiano. In questa ricerca si studiano innanzitutto alcune pagine cruciali del Mondo come volontà e rappresentazione e della Quadruplice radice per avvalorare una specifica, e per molti versi innovativa, interpretazione della metafisica della volontà come principio ontologico formale. Viene infatti alla luce un concetto di forma che si discosta (senza tuttavia rinnegarlo) da quello kantiano e che trova conferma anche nell'estetica del "perdersi" di Schopenhauer e nella connessa teoria delle idee. Si aprono problematiche filosofiche con cui Nietzsche cercherà di confrontarsi sviluppando una sua peculiare antropologia dell'ebbrezza poetica e musicale, per poi ritrarsi da Schopenhauer e da ogni ipotesi ontologico formale. Sarà piuttosto Simmel (Nietzsche e Schopenhauer, 1907) a raccogliere la sfida di Schopenhauer interpretandola nella prospettiva della "filosofia della vita" e facendo leva sulle potenzialità metafisiche intraviste nella nascente psicologia della Gestalt e nell'intenzionalismo.
Discuss the theoretical foundations of the philosophy of Schopenhauer in report with the metaphysics of Spinoza to follow, based on a careful analysis of the texts, a secondary postkantiano scenario not philosophical. In this research we study the crucial first few pages of the world as will and representation and the fourfold root to validate a specification, and in many ways innovative interpretation of the metaphysics of will as formal ontological principle. It is a concept of form which deviates (without however deny it) from that which is also confirmed in the aesthetics of Kantian and "get lost" of Schopenhauer and the associated theory of ideas. Open philosophical problems with which Nietzsche will try to compete by developing a unique anthropology of poetic and musical thrill, then shrink back from Schopenhauer and formal ontological assumptions. It will be pretty Simmel (Nietzsche and Schopenhauer, 1907) to take on the challenge of Schopenhauer by interpreting it in the perspective of "lebensphilosophie" and leveraging potential in the emerging Gestalt psychology and metaphysics glimpsed in intentionalism.