Vincitori e vinti. Il processo di Norimberga tra storia e cinema - 9788872745243

Vincitori e vinti. Il processo di Norimberga tra storia e cinema: "Il caso è insolito in quanto tutti gli imputati sono accusati di reati commessi in nome della legge. Questi uomini, insieme ai loro defunti o latitanti colleghi, rappresentano ciò che veniva gabellato per giustizia durante il Terzo Reich. Gli imputati operavano da giudici durante il periodo del Terzo Reich. Pertanto voi, signori giudici, sedete in questo tribunale per giudicare altri giudici che siedono al banco degli imputati. Ed è giusto che sia così poiché solo un giudice sa quanto un tribunale sia più dell'aula in cui egli siede. Sia in prassi che in spirito è la Casa della Legge. Gli imputati sapevano tutto questo, conoscevano le aule di tribunale, sedevano nelle loro toghe nere, distorcevano, prevaricavano, distruggendo la giustizia e la legge della Germania. Questo è di per se stesso indubbiamente un grave crimine, ma la pubblica accusa non chiama gli imputati a rispondere di violazione delle garanzie costituzionali, né di intralcio alla dovuta prassi legale. La pubblica accusa li chiama a rispondere di omicidi, brutalità, torture, atrocità. Essi condividono con tutti i capi del Terzo Reich, la responsabilità dei più feroci, dei più calcolati, dei più disastrosi crimini nella storia dell'umanità. Ed essi sono forse più colpevoli di molti altri poiché erano uomini maturi molto prima che Hitler arrivasse al potere. Le loro menti non erano distorte in gioventù dalla dottrina nazista. Essi abbracciarono l'ideologia del Terzo Reich quando erano già adulti e consapevoli, quando più di ogni altra cosa, dovevano venerare la giustizia. E qui essi riceveranno quella giustizia
"The case is unusual as all defendants are charged with crimes committed in the name of the law. These men, along with their deceased or fugitive colleagues, represent what was being done for justice during the Third Reich. The defendants were acting as judges during the Third Reich period. Therefore, as judges, you sit in this court to judge other judges sitting in the dock. And it is right that this should be the case because only a judge knows how much more of a court is than the courtroom in which he sits. Both in practice and in spirit is the House of Law. The defendants knew all this, they knew the courtrooms, they sat in their black togas, they distorted, they prevailed, destroying the justice and law of Germany. This in itself is undoubtedly a serious crime, but the public prosecutor does not call the defendants to account for breaches of constitutional guarantees or for obstructing proper legal practice. The public prosecutor calls them to account for murder, brutality, torture, atrocities. They share with all the leaders of the Third Reich the responsibility for the fiercest, most calculated, most disastrous crimes in the history of mankind. And they are perhaps more guilty than many others because they were mature men long before Hitler came to power. Their minds were not distorted in their youth by Nazi doctrine. They embraced the ideology of the Third Reich when they were already adults and aware, when more than anything else, they had to venerate justice. And here they will receive that justice