Lumi, arte, rivoluzione in Spagna. La «pedagogia sociale» di Francisco Goya y Lucientes - 9788840018430

Lumi, arte, rivoluzione in Spagna. La «pedagogia sociale» di Francisco Goya y Lucientes: Il volume ripercorre le principali tappe storiche che portano all'emergere di un moderno modello di artista, un intellettuale che si connette alla società ed ai problemi del proprio tempo, attraverso le immagini, da cui è stato possibile trarre fondate e sapienti linee di "pedagogia in re". Il lavoro ha inteso offrire il giusto risalto alle fonti "iconografiche" nella ricerca storica in educazione, per ricavare, dalla lezione del grande artista spagnolo, tracce più o meno evidenti, ma sempre incisive, di pensiero critico, di impegno sociale, e, non ultimo, di implicito intento pedagogico. Goya non è stato solamente uno dei pittori più importanti del suo tempo, ma un pensatore profondo, accostabile al Goethe letterato (T. Todorov, 2011). L'avevano compreso i suoi primi biografi, a metà del XIX secolo, tra i quali Charles Yriarte, che, nel 1867, attribuiva alle sue incisioni tutta la portata della filosofia più alta: le immagini, non diversamente dal pensiero espresso a parole, rappresentano, infatti, una riflessione sul mondo e sugli uomini.
The volume traces the main historical stages leading to the emergence of a modern model of artist, an intellectual who connects to the society and the problems of their time, through images, from which it was possible to draw founded and clever lines of "pedagogy in d". The work he intended to offer the right emphasis to the sources "iconographic" historical research in education, to derive, from the lesson of the great Spanish artist, tracks more or less obvious, but always incisive, critical thinking, social commitment, and, not least, implicit pedagogic intent. Goya was not only one of the most important painters of his time, but a deep thinker, comparable to Goethe scholar (t. Todorov, 2011). They included his early biographers, in the middle of the 19th century, among them Charles Yriarte, who, in 1867, attributed to his recordings the whole flow of the highest philosophy: the images, not unlike the thought expressed in words, represent a reflection about the world and men.